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I Glasgow Rangers non hanno ancora vinto una partita in campionato dopo cinque giornate. Non succedeva da 47 anni. La squadra allenata da Russell Martin occupa il terzultimo posto della Scottish Premiership, a soli 4 punti. La vetta è già distante 9 lunghezze ed è occupata dagli Hearts, che ieri hanno battuto i Gers 2-0. Ecco un breve resoconto dell'inizio di stagione shock dei Rangers.
Dopo il secondo posto dell'anno scorso, a 15 punti di distacco dal Celtic campione, i Rangers volevano ridurre il gap con i rivali di sempre e provare a puntare a un titolo che manca dal 2020/2021. La società in estate ha deciso così di puntare sullo scozzese ed ex Southampton Russell Martin. La scelta si sta rivelando tragica per i Gers. Da inizio stagione, in 14 partite totali hanno raccolto solo 3 vittorie: 2 nei preliminari di Champions League e 1 in Coppa scozzese.
Il percorso per qualificarsi alla fase campionato della Champions si è però chiuso con una batosta senza precedenti. Nel doppio confronto con il Club Brugge, i Rangers hanno perso 1-3 in casa e addirittura 6-0 in trasferta. Probabilmente è qui che si è rotto definitivamente qualcosa all'interno della rosa. In campionato i Gers avevano disputato già 3 gare, pareggiandole tutte 1-1. Dopo l'eliminazione è arrivato un altro pareggio nell'Old Firm con il Celtic (0-0) e la prima sconfitta in Premiership con gli Hearts (0-2).
La doppietta di Shankland di sabato ha fatto piombare i Rangers ancora più nel caos. Erano 47 anni che la squadra di Glasgow non vinceva nessuna delle prime 5 partite di campionato. Una cosa è certa. Il rapporto tra tecnico e tifosi sembra essersi rotto definitivamente. Nella gara di ieri, lo scozzese è stato bersagliato da continui fischi e dal classico coro "sack in the morning", che di solito viene cantato all'allenatore avversario. Se i Gers vogliono puntare al titolo, un cambio di rotta è necessario. Martin ha fatto sapere ai microfoni di voler restare, quindi la palla passa alla società.
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