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La Liga prosegue la sua battaglia contro la violenza verbale e gli insulti negli stadi spagnoli. Come riporta Marca, ogni settimana l'ente calcistico ha presentato un esposto formale al Comitato di Competizione della RFEF e alla Commissione Antiviolenza, dettagliando i comportamenti e i cori offensivi registrati durante le partite della decima giornata di campionato. Questa settimana nel mirino sono finiti, tra gli altri, l'allenatore dell'Atlético Madrid Diego Simeone e il portiere del Barcellona, Joan García.
L'esposto della Liga evidenzia in modo particolare quanto accaduto durante l'incontro tra Espanyol ed Elche. Durante la partita, un gruppo di tifosi della squadra di casa ha cantato "Vogliamo la testa di Joan", riferendosi al proprio ex portiere, ora al Barcellona, Joan García. Come da prassi, LaLiga ha raccolto le prove audio e video di questi comportamenti per sottoporle agli organi competenti.
Nel rapporto settimanale sono stati inclusi anche gli insulti verso Diego Simeone: il "Cholo", spesso bersaglio di cori ostili, questa volta è stato colpito dai cori dei tifosi del Real Betis. Sempre i tifosi bianco verdi sono stati denunciati per insulti verso i giocatori dell'Atletico Madrid, verso l'arbitro e verso i rivali del Siviglia.
Questi episodi si sommano ad altri incidenti registrati nel corso della giornata, più precisamente a Bilbao con Athletic Club-Getafe e a Pamplona con Osasuna-Celta Vigo. In queste due partite, le tifoserie delle squadre di casa sono state denunciate per cori offensivi contro la Spagna e la sua nazionale. Oltre a questi tristi episodi, nella lista dell'esposto della Liga figurano anche i cori offensivi registrati durante il "Clasico" tra Real Madrid e Barcellona.
Questa azione legale della Liga rientra nella strategia di "tolleranza zero" che il campionato porta avanti da anni. L'obiettivo non è solo punire i club (con multe o chiusure parziali degli stadi), ma anche identificare i singoli responsabili e, soprattutto, creare una cultura sportiva che escluda l'odio dagli stadi. L'invio dell'esposto al Comitato di Competizione e alla Commissione Antiviolenza avvia ora l'iter per eventuali sanzioni.
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