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Questa sera, alle ore 21:45, il Benfica e lo Sporting Lisbona si contenderanno il primo trofeo della stagione: la Supercoppa Portoghese. Nell'attesa del match, che si giocherà presso lo Stadio Algrave di Faro, ecco una formazione con le più grandi leggende delle Ágiuas e dei Leões.
Il modulo per questa top 11 con le leggende dei due club di Lisbona è il 4-2-2-2. In porta schieriamo una leggenda che ha giocato per 20 anni al Benfica: Manuel Bento, vincitore di 10 campionati, un estremo difensore con affidabilità e sicurezza tra i pali. La coppia di difensori centrali viene dal Sudamerica: il brasiliano Luisao, giocatore roccioso, forte fisicamente, dotato di leadership e carisma, con le Ágiuas ha vinto 18 trofei dal 2003 al 2018; l'uruguaiano Sebastian Coates, 8 titoli con lo Sporting, anche lui forte a livello fisico, ha un ottimo senso della posizione e sa costruire il gioco. Al lato destro della difesa c'è Antonio Veloso: terzino completo con ottima fase difensiva e vincitore di 16 titoli col Benfica. A sinistra, invece, schieriamo un terzino con grande spinta offensiva ed intelligenza del calibro di Rui Jorge, che in biancoverde ha vinto 5 titoli.
A centrocampo, questa leggendaria formazione avrebbe a disposizione due grandissimi interpreti del ruolo. Il primo risponde al nome di Mario Coluna, leggenda del Benfica negli anni '50/'60 dello scorso secolo. O Monstro Sagrado, vincitore di 10 campionati e 2 Coppe dei Campioni, era elegante, con capacità di segnare grazie a forti tiri dalla distanza e, per di più, faceva della resistenza fisica uno dei suoi punti di forza. Al suo fianco troviamo Joao Moutinho, che oggi gioca al Braga. In biancoverde, il classe 1986 ha vinto 2 Coppe portoghesi ed altrettante Supercoppe. Il Campione d'Europa col Portogallo nel 2016 ha diverse qualità: visione di gioco; tecnica; controllo palla; intelligenza tattica; precisione nei passaggi; abilità nei calci piazzati.
Alle spalle degli attaccanti, schieriamo due giocatori considerati tra i migliori portoghesi nella storia del calcio. Entrambi, nelle loro carriere, hanno avuto modo di giocare in squadre importanti della Serie A. Come trequartista a destra giocherà Luis Figo, talento lanciato dallo Sporting Lisbona a metà degli anni '90. Vincitore del Pallone d'Oro nel 2000 quando era al Real Madrid, l'ex Inter spiccava particolarmente nella velocità e nei dribbling ed era molto carismatico.
Al suo fianco c'è Manuel Rui Costa, che oggi è il presidente del Benfica. Assist-man dotato di ottima visione di gioco, eleganza, tempismo nei passaggi e dribbling, il Maestro ha giocato per le Ágiuas due volte (91-94 e 06-08) per poi fare le sue fortune in Italia prima alla Fiorentina e poi al Milan. Quando vestiva la maglia rossonera, Carlo Pellegatti lo soprannominava Musagete, un epiteto riferito ad Apollo, guida delle Muse.
I centravanti di questa formazione incredibile hanno scritto la storia dei rispettivi club a suon di gol. La top 11 non può fare a meno di uno dei migliori portoghesi di sempre, Eusébio. Leggenda del Benfica, la Pantera Negra era un attaccante con grande velocità, forza fisica, potenza nel tiro e spesso metteva in mostra qualità acrobatiche. Con più di 400 gol, è ancor oggi il miglior marcatore nella storia del club, con cui ha vinto: 11 volte il campionato, nessuno meglio di lui in Portogallo; Coppa dei Campioni 61/62; diversi titoli di capocannoniere; Pallone d'Oro 1965.
L'altro attaccante è colui che, dal 1937 al 1949 con la maglia del Leões, ha segnato 332 gol nel campionato portoghese, che ne fanno di lui il miglior marcatore della competizione: Fernando Peyroteo. Era un centravanti puro, con ottimo senso del gol e per la sua potenza veniva soprannominato Carrarmato. Secondo alcune fonti statistiche, aveva una media di 1.62 gol a partita.
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