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Duro attacco alla FIFA del presidente del Miami FC.

Superlega, l’attacco di Silva presidente del Miami: “La FIFA paga quello che ha fatto con la MLS”

Riccardo Silva con Alessandro Nesta allenatore di Miami nel 2015.

Il numero uno del Miami FC mette a confronto la nascita della Superlega con quanto accaduto tra la FIFA e la MLS.

Enrico Vitolo

Era inevitabile. Dopo la nascita della Superlega, da giorni sta accadendo tutto e il contrario di tutto nel mondo del calcio. Sono giorni a dir poco caotici, durante i quali si susseguono dichiarazioni. Nelle ultime ore, attraverso un'intervista concessa a Marco Lobasso per leggo.it, si è soffermato sull'intera vicenda anche Riccardo Silva presidente del Miami FC, nonché grande esperto di diritti televisivi, che nel 2020 si ritrovò in Tribunale proprio contro la FIFA per discutere della questione MLS: "La Superlega è un colpo durissimo. In questa sfida con i 12 grandi club europei, Fifa e Uefa si presentano con le armi spuntate proprio da quella sentenza del Tas contro il Miami FC. Hanno legittimato che per anni esistesse in America una Lega privata, chiusa, e senza regole sportive. E ora vogliono fare la guerra alla Superlega europea. Non sono credibili. A livello giuridico sono già perdenti, sarà molto complicato poter fermare la nascita di questo torneo", ha dichiarato proprio Silva.

Coincidenza vuole che tra i dodici club che hanno aderito alla Superlega ben cinque hanno una proprietà americana: "Questi club sono forti delle decisioni passate prese dal Tas verso la MLS, poi la crisi del Covid che ha messo in ginocchio le società ha dato una accelerata al loro progetto. In più, sembra esserci un ottimo vantaggio economico, con il finanziamento di una grande banca come JP Morgan. La Fifa - continua Silva - con il Miami ha detto delle cose, poi di fatto ne ha fatte altre. Sono confuso oltre che deluso. Resta evidente che la storia della MLS non ha insegnato nulla alle istituzioni internazionali. Adesso sarà molto difficile uscirne fuori, complicato sanzionare club e giocatori quando c’è una sentenza al Tas che in pratica dice il contrario".

E così dopo la MLS anche nella Superlega non ci sarebbero le retrocessioni: "Assurdo. Stanno cancellando il principio su cui si basa il calcio nel mondo: la meritocrazia dei valori sportivi. Negli Usa, le decisioni del Tas e della Fifa hanno danneggiato centinaia di club. E in Europa saranno migliaia gli scontenti. L’amarezza dei club europei medio-alti è anche la mia. Con il mio Miami ho vissuto situazioni analoghe. Un disagio assurdo. I valori sportivi dei club non sono considerati. Noi abbiamo battuto in Coppa tante grandi squadre della MLS, ma senza mai possibilità di promozione. Non è servito a nulla. Acquisire il diritto a partecipare alla Superlega senza averlo conquistato sul campo è contro le leggi di questo sport. Tutti - conclude il numero uno di Miami -devono avere le stesse possibilità e credo che queste cose i tifosi le capiscano bene, per questo non sono contenti. Pensate ai Mondiali di calcio e pensate se avessero le regole della Superlega europea che disastro sarebbe; nazioni qualificate per blasone e non per criteri sportivi. Una follia".

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