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Thomas Partey, centrocampista del Villarreal ed ex giocatore dell’Arsenal, ha respinto formalmente tutte le accuse di violenza sessuale che pendono su di lui. Il 32enne ghanese è comparso mercoledì davanti al Tribunale di Southwark, a Londra, dichiarandosi innocente rispetto a cinque presunte violazioni e a un’ulteriore accusa di aggressione sessuale commesse tra il 2021 e il 2022, durante la sua militanza nei Gunners.
Partey era già stato ascoltato lo scorso agosto dal Tribunale di Westminster, dove aveva semplicemente confermato le proprie generalità e negato le accuse. Anche nella nuova udienza ha adottato lo stesso atteggiamento, ribadendo la sua innocenza senza ulteriori dichiarazioni. La giustizia britannica ha confermato la libertà su cauzione, con condizioni precise: divieto di contatto con le presunte vittime e obbligo di notificare eventuali cambi di residenza o viaggi all’estero.
È stata fissata al 2 novembre la data del processo presso la corte di Southwark, che sarà presieduto da un giudice dell’Alta Corte. Un appuntamento che coincide con la giornata di Liga in cui il Villarreal affronterà il Rayo Vallecano, creando inevitabili tensioni tra calendario sportivo e vicende giudiziarie.
Il centrocampista era già tornato a Londra ieri per la sfida di Champions League contro il Tottenham persa dal Villarreal 1-0. Il giocatore ha ricevuto una pesante accoglienza da parte dei tifosi Spurs, che lo hanno fischiato durante il riscaldamento e a ogni tocco di palla. Sono risuonati anche cori offensivi come “We know who you are”, che hanno richiamato le accuse a suo carico e il suo passato con l’Arsenal.
Partey, approdato al Villarreal come svincolato nell’estate scorsa subito dopo l’emersione del caso, vive ora una fase cruciale della sua carriera. Da un lato cerca spazio e continuità nella Liga, dall’altro deve affrontare un processo che potrebbe segnare il suo futuro professionale e personale.
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