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Tra fumogeni e reti bianche: a Belgrado il derby eterno è pari

Il derby eterno di Belgrado vale poco per la classifica ma tanto per l'onore. Ad assistere c'è anche il politico italiano Di Battista. Grande distacco tra prima e seconda in Super Liga ma Stella Rossa e Partizan si giocano la supremazia...

Emanuele Landi

Conta poco per la classifica ma il derby eterno è pur sempre la Partita con la P maiuscola in Serbia. Ecco il derby di Belgrado numero 162: Stella Rossa contro Partizan. Tanto rumore o meglio fumo, visto il lancio di fumogeni nella ripresa che ha portato alla momentanea sospensione, per nulla. Reti bianche per l'evento che mobilita due tifoserie molto accese (Delije” contro “Grobari": Eroi contro Becchini) e anche un numero nutrito di forze dell'ordine considerati i vari precedenti violenti. Un derby serbo ma che parla anche un pò italiano. I due allenatori Stankovic da un lato e Milosevic dall'altro sono stati protagonisti in passato della nostra Serie A. Il tecnico della capolista, tornato a casa il 29 dicembre sostituendo  Vladan Milojević. è stato un grande protagonista di Lazio e Inter mentre l'ex attaccante ora alla guida del Partizan ha giocato per 2 anni nel Parma. I due allenatori in passato si sono affrontati a metà anni '90 nel derby da giocatori e ora si ritrovano per la prima volta da tecnici avversari.

Scontro anche tra i due centravanti che nel campionato italiano sono apparsi come meteore. Il centravanti della Stella Rossa è il ghanese Boayke che i più attenti ricorderanno tra Genoa, Sassuolo e Atalanta. Umar Sadiq, invece, si fa ricordare per le sue "gesta" tra Roma, Bologna, Torino e infine al Perugia. I padroni di casa si presentano al Veciti derby con 11 lunghezze di vantaggio sugli ospiti. La frangia bianconera di Belgrado è appaiata col Vojvodina ma di certo entrerà nei play-off championship. La post-season che inizierà al termine delle prime 30 giornate coinvolgerà dalla prima all'ottava in classifica.Una partita che nessuno vuole perdersi vista anche la presenza di Alessandro di Battista sugli spalti del Marakana.

Il derby, quindi, vale sia per allungare o accorciare il distacco a seconda dei punti di vista ma soprattutto per il primato in città. All'andata Soumah e Tozic diedero i tre punti al Partizan che aveva vinto anche il penultimo precedente nella finale di coppa di Serbia. Attenzione al rollino di marcia della Stella: 52 partite casalinghe da imbattuta (49 vittorie, 3 pareggi), con l'ultima sconfitta arrivata qui risalente ad aprile 2017  e fu una sconfitta per 3-1 proprio contro il Partizan. I nero-bianchi, nel contempo, risultano imbattuti in trasferta da 4 turni e in gol in 10 delle 11 gare giocate fuori casa in questa Super Liga. Le due squadre entrano sul campo con delle maglie celebrative.

Una sfida che da sempre si fa notare e ricordare sul campo e non solo per via della grande rivalità tra le tifoserie. Il Marakana ribolle come sempre di passione. Sul terreno di gioco inizia lo show e Stojkovic è chiamato al grande intervento al 20' su un tiro insidioso di Petrovic dalla trequarti. Si segnala per il suo inizio il giovane Gavric della Stella Rossa. 19 anni e tanta sfrontatezza per l'esterno dei biancorossi. Alla mezz'ora va ancora vicina la squadra di Stankovic al vantaggio con il vice capocannoniere del torneo El Fardou Ben ipnotizzato dall'estremo del Partizan. La Stella Rossa sembra più vivace nella prima frazione ma al tramonto del primo tempo è costretta al cambio. Fuori Boayke per problemi fisici e dentro Vukanovic. Derby di Belgrado che si contraddistingue come sempre dai cartellini gialli (3 nel primo tempo) che si sommano ai 30 gialli e tre rossi nell'arco degli ultimi tre scontri diretti qui disputati nella massima serie. C'è lavoro, quindi, anche per il direttore di gara Lukic.

La ripresa si apre con una novità in casa Partizan. Esce uno dei migliori tra i bianconeri più attendisti nei primi 45', vale a dire Markovic per l'ingresso di Stevanovic. Passano soli 8 minuti del secondo tempo e la gara viene interrotta per l'intemperanza degli ultras. Dopo il lancio dei fumogeni e l'intervento degli steward si torna alla normalità. La sospensione dura poco e per fortuna si può tornare a giocare.

Ambiente molto caldo al Marakana e scarsa visibilità dopo il lancio dei fumogeni. Dopo il caos, scatenato dal settore ospiti, sembra che la Stella Rossa sia più frastornata. Natcho al 63' va a un soffio dal gol per gli ospiti con un tiro dal limite. Dopo il brivido torna il dominio territoriale da parte della metà biancorossa di Belgrado ma non fioccano pericolo per Stojkovic e compagni. Girandola di cambi nella parte finale della sfida e altre due ammonizioni per una sfida sempre più tesa. 7 minuti di recupero in cui c'è da sottolineare un piccolo infortunio per il portiere del Partizan e tre ammoniti tra gli ospiti. Finisce senza reti il derby eterno che consolida la classifica in Super Liga con la Stella Rossa a +11 dal Partizan secondo. Si consolida, però, anche la cattiva tradizione di questo derby sempre pieno di tensione e rivalità.

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