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“Uragano Gargano” non smette di correre: a lui ancora le chiavi del centrocampo del Peñarol
di Sergio Pace -
A Napoli lo ricordano con grande affetto per la generosità e la corsa mostrate durante le partite. Un vero e proprio moto perpetuo a centrocampo. Perché Walter “Uragano” Gargano non lasciava nulla al caso, correva per due e contrastava con grande determinazione ogni offensiva avversaria. Arrivato dal Danubio nell’estate 2007 insieme ai vari Hamsik (è sposato con Miska, sorella dell’ex capitano slovacco) e Lavezzi, diventa subito il “centro di gravità permanente” del centrocampo azzurro guidato da Edy Reja, alla prima stagione del ritorno in A dei partenopei.
In Italia ha giocato anche con Inter e Parma, in prestito dal Napoli. Nell’estate 2015 sbarca in Messico al Monterrey, per poi tornare in patria nel 2017 al Peñarol, dove gioca tutt’ora. Protagonista anche con La Celeste con cui vince nel 2011 la Copa America, Gargano ha sempre mostrato grande duttilità e dinamismo in campo. Doti, queste, che gli hanno permesso di essere apprezzato dagli allenatori avuti in carriera e di essere ancora oggi un giocatore fondamentale per gli Aurinegros del tecnico Mauricio Larriera. La caccia al bis del titolo di campione dell’Uruguay è partita: Gargano, dopo la vittoria nel Clausura, vuole vincere ancora…a 37 anni.
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