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IL VIZIO DEL GOL

Vi ricordata Okaka? Meteora in Italia, goleador in Turchia

Redazione DDD

Una carriera passata a girovagare, spesso in Italia, adesso ha trovato la sua dimensione in Turchia, dove sta avendo fiducia che sta ricambiando con reti decisive per il suo Istanbul Basaksehir

di Giuseppe Martorana -

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Stefano Okaka vanta esperienze importanti in Italia, tra cui quella nella grande Roma di Spalletti che sfiorò l’impresa della vittoria dello scudetto. Una carriera spesso nell’anonimato, anche se si racconta che la Roma andò a scovarlo dal Cittadella ancora giovanissimo, sbaragliando la concorrenza di Milan, Aston Villa e parecchi altri grandi club su segnalazione dell’ex Boniek che convinse Bruno Conti a puntare sulle sue qualità. L’inizio nella Capitale fu fantastico. Il tecnico della Primavera Alberto De Rossi lo inserì subito nella sua rosa, nonostante la giovane età ed in essa realizzò 20 gol, vincendo il campionato di categoria 2004-2005. L’italiano segnò in semifinale dei playoff del campionato alla Juventus ed in finale contro l'Atalanta e fu anche il più giovane marcatore della storia del Torneo di Viareggio, andando a segno contro il Bayern Monaco. Tutto lasciava presagire una grande carriera anche nel calcio dei grandi, ma si capì sin da subito che il calciatore che faceva la differenza nei giovani, tra i professionisti faceva tanta fatica. E la Roma inizia a darlo in prestito, al Modena, al Brescia, al Fulham, al Bari, ma senza mai avere un riscontro positivo: il giocatore, infatti dopo un solo anno di prestito tornava in giallorosso, tanto da guadagnarsi lo status di indesiderato. Il 22 gennaio 2012 passò al Parma a titolo temporaneo con diritto di riscatto.

A fine stagione i ducali non lo esercitarono, ma il 20 agosto 2012 lo acquistarono a titolo gratuito e definitivo, per poi girarlo in prestito secco allo Spezia, con cui Okaka disputò il campionato di Serie B. Le cose andarono bene e la squadra di Ghirardi decise di puntare su di lui per la prima metà di stagione, dove però non ebbe grandi guizzi, tanto da essere ceduto alla Sampdoria nel 2014. Anche nella squadra doriana, non brillò nonostante i 9 goal realizzati, tant’è che la dirigenza genovese lo cedette all’Anderlecht un anno dopo. Finalmente, in Belgio, trovò un po’ di fiducia e seppe imporsi di più rispetto alla sua militanza in Italia, realizzando 15 reti in 37 partite. Scocca una scintilla nella sua testa, scocca un qualcosa che fa cambiare in meglio la sua carriera: il giocatore passa nei club della famiglia Pozzo, Watford prima ed Udinese e, dopo aver realizzato 23 reti in più di 100 presenze, si guadagna la chiamata di quest’anno dell’Istanbul Basaksehir, dove la sua avventura inizia subito con i fuochi d’artificio: rete del momentaneo 1-0 contro gli odiati rivali del Fenerbahçe e tripletta decisiva di una settimana dopo contro il Caykur Rizespur. È l’inizio di un’entusiasmante avventura, che quest’anno lo sta portando ad alti livelli di realizzazione. L’attaccante ha infatti già realizzato 9 reti in 14 gare ed una cosa è certa: ora che ha iniziato a segnare, non ha nessuna voglia di fermarsi.