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BURRUCHAGA RICORDA L’ARRINGA DEL DIEZ PRIMA DELLA MANO DE DIOS

“Vinciamo per le Malvinas”, così parlò Diego nell’86 prima della sfida della Mano de Dios…

“Vinciamo per le Malvinas”, così parlò Diego nell’86 prima della sfida della Mano de Dios… - immagine 1

L’autore del gol che ha regalato all’Argentina la Coppa del Mondo 1986 e l’aneddoto sul discorso prima del quarto di finale contro gli inglesi

Davide Capano

Tutto è cambiato il 25 novembre 2020. Quel fatidico giorno Diego Armando Maradona ci ha lasciato a soli 60 anni. Il Diez è morto di arresto cardiaco e oggi, dopo diversi mesi, molti fanno ancora fatica ad accettarlo. La sua dipartita ha lasciato un vuoto nel cuore di tutti gli appassionati di calcio. Il Pibe de Oro manca parecchio anche ai giocatori con i quali è diventato campione del mondo in Messico nel 1986.

È quasi impossibile chiedere a coloro del loro vecchio capitano. E, nonostante il passare degli anni, tanti non smettono mai di rivelare nuovi dettagli sulla vita quotidiana di Diego durante quell’intenso soggiorno messicano.

L’ultimo in ordine di tempo è stato Jorge Burruchaga, che, nella trasmissione “Versus” di Mati Peliccioni su TyC Sports, ha finito per raccontare come fosse stata l’arringa prima della partita contro l’Inghilterra poco dopo la fine della guerra delle Falkland: “Ovviamente si riferiva all’argomento. ‘Per gli argentini, per i ragazzi delle Malvine’, disse Diego. Ecco come deve essere un leader, incoraggiare sempre, dare a tutti lo stesso”.

“Dopo la seconda o la terza partita eravamo a un tavolo a parlare di come lo avrebbero marcato – racconta inoltre Burru –, ma disse che non mi avrebbero mai beccato. Non sai com’era per me, Diego è stato un genio nel trovare il tempo per dirti qualcosa”.

Poi l’autore del gol decisivo nella finale mondiale dell’Atzeca contro la Germania ricorda il suo ultimo dialogo con Maradona prima della morte: “L’ultimo colloquio che abbiamo avuto con Diego mi ricordo che gli ho scritto e mi ha chiamato. Sarà durato 15 o 20 minuti a mezzanotte. Quella è stata l’ultima volta che ho parlato con lui nella vita. L’ho trovato in un momento in cui voleva chiacchierare. Ci ha fatto credere che fosse immortale, che lui non è più con noi è incredibile, sembra irreale. Per qualche motivo Dio se l’è portato, per farlo stare tranquillo, in quella pace che voleva e che forse non aveva nella vita”.

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