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Yasuhito Endo è il Buffon giapponese con 632 partite, ma il centrocampista il suo derby a Osaka lo ha perso…

PORT ELIZABETH, SOUTH AFRICA - NOVEMBER 14: Yasuhito Endo of Japan and Teko Modise of South Africa in action during the international friendly match between South Africa and Japan at Nelson Mandela Bay Stadium on November 14, 2009 in Port Elizabeth, South Africa. Africa. (Photo by Lefty Shivambu/Gallo Images/Getty Images)

Yasuhito Endo, 40 anni, del Gamba Osaka: 632 presenze, "quasi" come Buffon. "Quasi" in tutti i sensi. Il derby è finito 2-1 per i suoi avversari, il Cerezo Osaka...

Redazione DDD

Il Cerezo Osaka ha superato nel derby i rivali del Gamba Osaka per 2-1: la prima divisione della J-League è tornata in campo dopo una pausa di quattro mesi provocata dalla pandemia di Coronavirus. Hiroaki Okuno e Yusuke Maruhashi hanno trovato la rete per i visitatori in Panasonic Stadium Suita completamente vuoto: il Cerezo ha vinto così l'Osaka Derby, rovinando una giornata importante per lo storico centrocampista del Gamba Osaka, Yasuhito Endo. Lui è considerato uno dei calciatori giapponesi più forti di tutti i tempi, è il calciatore più presente di sempre nella squadra del Gamba Osaka e della nazionale giapponese con le sue 152 presenze ed è fra i calciatori che hanno siglato più reti, sempre nella sua nazionale, assieme ad Hiroyuki Usui e a Ryūichi Sugiyama. Il 40enne Endo, giocando alla sua 23esima stagione, ha stabilito un record assoluto per le partite del massimo campionato nipponico: ben 632, ma la sua squadra il derby lo ha perso...contrariamente a Buffon che in Juve-Toro ha vinto 4-1 e festeggiato il suo record di 648 presenze.

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Il Gamba Osaka ha avuto le migliori occasioni nel primo tempo, ma non è riuscito a segnare fino a quando Ademilson ha realizzato dal dischetto alla fine del secondo tempo con il Cerezo che però era già in vantaggio per 2-0. Erano stati Okuno e Maruhashi a segnare per il Cerezo Osaka, per cui il Gamba è riuscito solo ad accorciare le distanze. Nel corso delle partite del campionato giapponese, a porte chiuse, si sono viste sagome di tifosi posizionate sugli spalti che, a molti, hanno ricordato il gioco di società "Indovina Chi?".

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