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Zozulya non gioca più ma torna all’attacco: “Mi chiamano fascista, nazista, comunista, fra poco omosessuale…”

Zozulya in questo momento può solo sfogarsi, visto che non gioca...

Roman Zozulya si sfoga

Redazione DDD

Roman Zozulya, attaccante dell'Albacete, ha rilasciato un'intervista ai media ucraini in cui ha parlato delle controverse vicende degli ultimi mesi che lo hanno visto protagonista. Lo scorso 19 dicembre, l'arbitro fu costretto a sospendere la partita dopo 45' contro il Rayo Vallecano per gli insulti ricevuti dal giocatore: "In principio ero un fascista. Poi hanno cominciato a controllare il mio account Facebook e sono diventato un nazista. Sabato scorso, anche se non l'ho sentito, sembra che qualcuno mi abbia dato del comunista. Presto mi diranno che sono un maricón, che vuol dire omosessuale in spagnolo. Non sarei sorpreso".

Per quell'episodio, anche il Rayo Vallecano è stato multato per 18mila euro per l'incidente e ha dovuto chiudere parzialmente lo stadio per due partite in Segunda Division, la B spagnola. Zozulya ha firmato per il club con sede a Madrid in prestito dal Betis Siviglia nel gennaio 2017, ma non ha mai fatto un'apparizione in prima squadra a causa dell'oposizione dei tifosi che hanno scoperto prove delle sue opinioni politiche.

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