DDD
I migliori video scelti dal nostro canale

calcio italiano

Beniamino Vignola: “Napoli, un vantaggio le porte chiuse – Milik-Bernardeschi? Ci guadagnano entrambi”

TURIN, ITALY - MAY 29:  Giuseppe Furino and Beniamino Vignola during the Heysel commemorative ceremony on May 29, 2010 in Turin, Italy. The ceremony remembers the disaster 25 years ago at Heysel Stadium when a wall collapsed before a Juventus - Liverpool match and 39 people were killed and 600 were injured.  (Photo by Claudio Villa/Getty Images)

L'ex juventino esamina Verona, Napoli e Juventus

Domenico La Marca

In esclusiva a Taca La Marca è intervenuto Beniamino Vignola, ex calciatore di Juventus e di Avellino tra le tante, il quale si è soffermato sul finale di stagione e su tanto altro. Scudetto-Juventus - “Gli avversari c’erano, ma è stata un’annata particolare e travagliata per quanto riguarda i tempi, causa il lungo stop. Lo scudetto è stato vinto prima da Conte, poi da Allegri e Sarri: credo sia innanzitutto lo scudetto della società, la migliore in Italia. La scelta di Sarri, con un’eredità importante come quella di Allegri, voleva portare avanti il discorso delle vittorie ma giocare meglio e questa è stata una spada di Damocle: tutti volevano vincere ma divertendosi, seppur sia difficile.” Lione - “Il cerchio adesso si stringe, la vittoria in campionato non toglie l’appetito alla Juventus e sarebbe fondamentale vincere la Champions, dopo alcune finali stregate. Io ci sono passato, anche se l’ho vinta male. Potrebbe essere l’anno di un obiettivo storico, in questa situazione così particolare. Il Lione sarà un brutto avversario, ma ha appena cominciato la sua stagione visto che sono stati fermi per tanti mesi. La Juventus subisce troppi gol, ha perso qualche partita di troppo, complice qualche amnesia, ma deve fare quadrato e fare una prestazione di prestigio.”

Heysel - “L’atmosfera nel pre-partita era bellissima, siamo arrivati lì dopo una cavalcata entusiasmante, una cosa programmata negli anni. Quella finale doveva essere la ciliegina sulla torta di una stagione bellissima, invece si è manifestata una serata tragica, che si fa fatica sia a ricordare che a dimenticare. Io ricordo molto più volentieri la finale di Coppa delle Coppe dell’anno precedente.” Dybala e Platini - “Dybala è il classico numero 10, più di quello che fu Pogba, come lo sono stati Del Piero, Baggio e Platini. Platini è stato uno dei maestri di questo numero, leggermente diverso da quelle che sono le caratteristiche di Dybala, un giocatore più completo, non aveva un ruolo ben definito per la fase offensiva, spaziava su tutto il campo, era più forte di testa, faceva in gol in tutte le salse. Era il classico francese: poteva sembrare spocchioso, altezzoso, non dava molta confidenza al di fuori dello spogliatoio, ma era una persona umile che si metteva a sempre a disposizione dei compagni e che non faceva pesare le sue grandi doti.”

La forza della Juventus – “La parte fondamentale del calcio sono i giocatori, che vanno in campo, poi la Juventus ha dimostrato anche di essere una grande società, soprattutto nei momenti difficili bisogna far vedere che la società fa quadrato intorno alla sua squadra, per quanto riguarda le notizie che escono e i problemi che possono nascere all’interno della squadra. Abbiamo visto il caso Icardi all’Inter o l’ammutinamento al Napoli, queste cose alla Juventus, magari si perde, non succedono. La società è ritornata a quello che avevo lasciato io, con un organigramma più giovane ma la dinastia è quella, altrettanto capace di gestire una grandissima società come la Juventus, nei momenti topici e difficili la grande società fa la differenza, e sono quei pochi punti di differenza con le rivali che ti portano a vincere i campionati.”

Napoli-Barcellona - “Il Barcellona non naviga in grandi acque e non è brillante come lo poteva essere qualche anno fa. Il Napoli è in ottima condizione, deve sfruttare il lavoro di Gattuso che ha sistemato la squadra, l’ha resa umile e più attendista, che sa usare tutte le armi a propria disposizione. Gli azzurri hanno anche il vantaggio delle porte chiuse, a rimetterci è la squadra di casa. L’impresa è fattibile. Mi farebbe molto piacere che il Napoli passasse il turno.” Genoa-Verona – “Sono partite delicate e molto difficili da giocare. L’Hellas non ha grandi motivazioni, l’attenzione verrà un po’ a mancare anche a causa della mancanza di pubblico. Il Lecce ha poche chance e mi dispiace perché forse meriterebbe di salvarsi, ma il calcio è strano e può succedere di tutto.” Rinnovo Juric – “E’ importante, è stato un anno che ha dato valore all’Hellas, che era in difficoltà economiche e di prestigio fino a poco tempo fa. Il lockdown ha sfavorito il Verona perché ha perso punti che prima non avrebbe perso.”

Milik-Bernardeschi - “Milik è un ottimo giocatore, ha avuto due grossi infortuni ma è un tipo di calciatore che la Juventus sta cercando, per sostituire Higuain. Davanti serve peso, un terminale offensivo di spessore ed importante. Bernardeschi è giocatore con un po' più di prospettiva, che forse a Torino ha avuto ultimamente un momento di appannamento dal quale si è ripreso, forse a Napoli potrebbe trovare delle prospettive migliori. La Juventus però potrebbe puntare su altri profili, come Zapata e Dzeko, e perché no, i bianconeri potrebbero fare un pensierino ad Haaland, si sa che i colpi importanti escono all’improvviso, staremo a vedere... .”

Potresti esserti perso