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La Cremonese si prepara alla sfida in programma sabato sera contro l'Atalanta. Una partita complicata, che però non fa paura agli uomini di Nicola, che proprio contro le big hanno espresso il meglio in questa stagione. Forte del pareggio contro l'Udinese e una posizione di classifica ottima, la Cremonese vuole ancora stupire e allo Stadio Zini tutto è possibile.
NICOLA PRESENTA LA SFIDA CONTRO L'ATALANTA -“Io la vedo in maniera più ampia, si è sempre soddisfatti quando si vede in campo ciò su cui lavoriamo in settimana. L’obiettivo diventa essere fluidi per più partite consecutive, ci sono altre aree di miglioramento. L’Atalanta rappresenta un’altra sfida nella quale servirà fare ancora meglio, con più velocità, capacità di lettura e meno frenesia.
Sono imbattuti in campionato e consolidati nel panorama italiano e internazionale, hanno mantenuto una certa continuità con Juric, che è un allenatore che stimo e apprezzo moltissimo. Per noi sarà una partita tosta in un momento in cui si accumuleranno diversi impegni, abbiamo bisogno di interpretare posizioni diverse con giocatori diversi”.
IL COMMENTO SUGLI AVVERSARI -“Dopo poche partite si danno dati come acquisiti, il dato di fatto è che sin qui non ha ancora perso una partita e quindi è competitiva. Sono strutturati, con un parco giocatori straordinario e in linea con i loro obiettivi stagionali. Per noi sarà una partita difficile, nella quale dovremo essere competitivi”.
IL MOMENTO DI VARDY - “Penso che tutti siano d’accordo. Dopo alcune partite da subentrante, è stato schierato da titolare nel momento in cui avremmo potuto vedere il vero Jamie Vardy. Ha dimostrato grande capacità di aiutare la squadra, attaccare gli spazi e crearsi occasioni. Nel suo caso c’è solo da valutare la gestione del carico, perché i suoi numeri sono sempre stati molto importanti, da top player: se riesce a tenere quei numeri è più di un campione, ed è anche frutto della sua mentalità.
Dobbiamo incastrare tutto per permettere a questa squadra per sfruttare qualsiasi caratteristica e possiamo farlo solo distribuendo il minutaggio, Jamie sarà utile in partita come i suoi compagni. I giocatori che abbiamo davanti hanno bisogno di ritrovare forma, brillantezza ed esplosività che si trovano solo giocando”.
In un passaggio della conferenza stampa, Davide Nicola è stato invitato ad esprimere un pensiero sulle parole poco carine pronunciate da Igor Tudor nei giorni scorsi. "Se avessimo giocato con la Cremonese al posto del Milan saremmo primi", aveva commentato l'allenatore della Juventus a proposito del calendario dei bianconeri.
"Ho letto qualcosa, ma francamente lascia il tempo che trova - ha commentato il tecnico della Cremonese -. Credo volesse dire che, se avesse incontrato squadre con obiettivi diversi da quelli della Juventus, allora avrebbero potuto avere qualche punto in più. Ma sono considerazioni che fa Tudor, che è l'allenatore della Juventus: io non mi presto a questi giochini. E poi è tutto da dimostrare: è più probabile che chi lotta per lo Scudetto vinca più partite contro chi si gioca la salvezza, ma mai dire mai. È il bello del calcio".
Prima di chiudere la conferenza, il tecnico ha voluto dedicare delle parole importanti al suo gruppo: “Non sono un veggente, io guardo l’avversario e cerco di analizzare la situazione in base al punto in cui ci troviamo. La Cremo è partita con un obiettivo: capire se avrebbe potuto competere in campionato, tenendo conto del fatto che non si può pensare solo a dominare gli altri, perché serve consapevolezza. Dobbiamo crescere con umiltà, abbiamo capito che serve muoversi da squadra in tutte le situazioni di gioco. Portiamo avanti queste cose, consapevoli che ogni avversario che sfideremo avrà delle qualità e noi dovremo prima di tutto rispettarle".
Ha poi continuato dicendo: "Per questo dovremo essere abili e qualitativi, con la possibilità allo stesso tempo di vedere altri giocatori e valutare la qualità della rosa. I ragazzi devono metterci l’attenzione e la voglia che già stanno mettendo, il resto spero lo faccia il pubblico che ci sosterrà come ha sempre fatto sin qui. Sentire i tifosi che si esaltano anche per un recupero palla avvenuto dopo una rincorsa significa che i ragazzi vengono apprezzati in entrambe le fasi”.
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