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Dall’Argentina, Maxi Lopez: “In Italia comanda Lotito e se si ferma il calcio scoppia una guerra”

COSENZA, ITALY - JANUARY 20:  Maxi Lopoz of Crotone after the Serie B match between Cosenza Calcio and Crotone FC at Stadio San Vito on January 20, 2020 in Cosenza, Italy.  (Photo by Maurizio Lagana/Getty Images)

Maxi Lopez: "I miei figli sono in Europa, per ora rimango al Crotone"

Redazione DDD

Maxi Lopez è intervenuto a Tyc Sports spiegando al pubblico argentino la situazione italiana nel calcio in questo periodo: "Se in Italia fanno quel che hanno fatto in Francia succede una guerra mondiale. Qui è completamente differente. Il presidente della Lazio, Claudio Lotito, è il presidente della Federcalcio. Per lui già un mese fa si poteva giocare. Qui un'entità più importante come la UEFA o la FIFA dovrà prendere una decisione".

"Sono stato rinchiuso a casa per due mesi e abbiamo cercato di resistere. Abbiamo avuto un incontro con la squadra e ci hanno detto che l'allenamento personalizzato inizia da domani, quindi sono contento. Esiste un protocollo di orari diversi per ogni giocatore. Sono più che nulla di personale, da attivare fisicamente", racconta.

L'attaccante emerso dalle giovanili del River late, ha affermato che nel 2009, quando lasciò lo Spartak a Mosca, era vicino al ritorno, ma non si verificò e finì in Brasile. "In Russia mi hanno detto che mi avrebbero preso in considerazione e, dopo la chiusura del mercato dei trasferimenti in Europa, ho avuto una discussione e volevo andare in prestito. Lì abbiamo avuto un approccio con il River ma non si è potuto materializzare e sono tornato in Brasile. Ora i miei figli sono in Europa, l'anno scorso ho provato ad andare in Sud America (Vasco da Gama) per vedere se potevo sopportare di stare lontano da loro e mi è costato molto. Non si sa mai nel calcio, ma per ora mi piacerebbe restare qui a Crotone", ha detto l'attaccante.

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