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La Lega Pro fa i suoi “conti”: mortificata l’Audace Cerignola

Indignazione nella città di Zingarelli e Di Vittorio per il mancato ripescaggio in Serie C

Redazione Derby Derby Derby

di Franco Ordine -

"È ufficiale: il calcio italiano ha diviso in due categorie, ben distinte tra di loro, le squadre di calcio. I famosi figli e figliastri. Non si chiamano così naturalmente nel gergo attuale ma vengono riclassificate sotto il nome di squadre “riammesse” e squadre “ripescate”. Per effetto di questa ingiusta graduatoria, all’Audace Cerignola è stata vietata la possibilità di disputare, dopo una rincorsa durata una vita, il campionato di Lega Pro. Cerignola è la patria di Nicola Zingarelli, di Giuseppe Di Vittorio e Pinuccio Tatarella, figli famosi che hanno portato con orgoglio, in giro per l’Italia e non solo, le proprie radici.

"Come succede anche a me, figlio di cerignolano doc, papà Savino che da giovanotto ha vestito la casacca dell’Audace nella formazione allenata da mister Karoly. Nella vicenda, a dire il vero, di legami con la terra non c’è niente. Qui c’è una ragione sportiva, dell’Audace che è arrivato secondo nel girone H di serie D e ha poi “stravinto” i playoff guadagnando sul campo il diritto a iscriversi alla lista delle ripescate sventolando la sua storia calcistica. Sul piano squisitamente formale, per non scendere in tecnicismi, è successo questo: la verifica dei requisiti dello stadio avvenuta ieri sera ha dato, secondo i tecnici della Lega pro, esito negativo poiché il rifacimento del terreno sintetico non è subito utilizzabile. Questo “pretesto” è stato utilizzato per cancellare il Cerignola che ha fatto ricorso al collegio di garanzia del Coni il quale ha riconosciuto la competenza della Lega pro alla certificazione dei requisiti di idoneità dell’impianto.

"Sul piano sostanziale la verità è un’altra: la Lega Pro di Ghirelli vuole restare a 60 unità e ha voluto confermare il format, lasciando fuori chi arrivava dalla D e tenendo dentro invece il Bisceglie, appena retrocesso, una delle riammesse insomma. Appunto figli e figliastri. Così il calcio mortifica i grandi sacrifici della famiglia che ha sostenuto il Cerignola e i meriti acquisiti sul campo dalla squadra.

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