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Serie D, Avezzano retrocesso: Ultras contro la società, il presidente Paris prima si dice contento poi annuncia ricorso

Ultras Avezzano senza giri di parole...

Serie D sospesa: le alterne vicende dell'Avezzano

Redazione DDD

Gianni Paris, presidente dell'Avezzano si è espresso, tramite il canale YouTube della società biancoverde, contro la proposta delle retrocessioni avanzata dal Consiglio Federale. In precedenza si era detto "contento" della retrocessione, perchè la sua squadra aveva giocato da "3 in pagella" tutte le domeniche. Queste sparate, come rileva il sito terremarsicane.it, hanno messo gli ultras dell'Avezzano contro il loro stesso presidente.

Il presidente Paris

Le parole di Paris sul ricorso: "La proposta delle quattro retrocessioni ci spaventa, perché ero convinto che non venisse nemmeno avanzata dal Consiglio Federale; spero che il 3 giugno il consiglio annulli questa proposta e invalidi la stagione, promuovendo solo le prime classificate, penso che sia la strada più giusta. Non possiamo trovarci a giocare l'Eccellenza con otto partite ancora da disputare. Abbiamo aderito al comitato Salviamoci perché crediamo che sia giusto; faremo domanda di ripescaggio, perché sono convinto che siamo tra i club in graduatoria col punteggio più alto per poterselo permettere. Per questo ricorreremo al TAR, nessuno si offenderà se dovessimo rimanere in D. Siccome credo che sia stato violato un interesse legittimo da parte della LND con questa decisione assurda, è giusto che mi batta per i colori dell'Avezzano e per i sacrifici economico-temporali che ho profuso alla causa di questa società in questi dieci anni di presidenza, perché sono convinto che la squadra possa dare ancora molto a questo campionato. Ci vuole rispetto per le società e per i presidenti che fanno sacrifici immani per mantenerle, soprattutto per chi lavora nei dilettanti. È giusto non fare di questa stagione catastrofica una cosa che uccida formalmente la passione e le emozioni, soprattutto che non decida fuori dal campo un'annata che sarebbe potuta finire in un altro modo. Mi auguro che il 3 giugno possa essere qui a raccontarvi un'altra storia.​​​​​​"

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