SENZA RUBARE NULLA...

Esclusiva, Jeda: “Derby vinto con merito a Bari, non lo dimenticherò mai”

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Intervista esclusiva a Jeda, che oggi fa l'allenatore. Ex calciatore brasiliano con cittadinanza italiana ed ex tecnico dell’Under-17 del Lecco

Redazione DDD

di Matteo Murru -

Jedaias Capucho Neves, in arte Jeda, ha girato in un lungo e largo la nostra penisola indossando varie maglie tra cui quelle di Cagliari e Lecce. Arrivato nel 2000 alla corte del Vicenza ha avuto modo di mettere in mostra se stesso ed il suo calcio, conquistando piazze sempre più importanti. Insomma, un veterano del nostro calcio. 

Oggi abbiamo fatto due chiacchiere con lui

- Quale piazza ti ha lasciato un ricordo particolarmente piacevole?

"Non c’è una piazza in particolare da nominare. Sono state tante e tutte mi hanno regalato grandi emozioni. Chiaramente la mia espressione di calcio più importante di sicuro è stata a Cagliari, che mi ha proiettato in un calcio diverso. Ma tutte le piazze, partendo dal Vicenza, mi hanno dato tante emozioni importanti e mi hanno dato grande visibilità".

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- Protagonista nel Lecce nella stagione 2010/2011 e poi di nuovo nella stagione 2012/2013 dopo la stagione in prestito a Novara. Pareri sul Lecce targato Baroni? Ti ha sorpreso l’impatto in A?

"La mia parentesi nel Lecce è stata davvero molto bella. Peccato per la macchia che c’è stata, con la retrocessione e il calcio scommesse ma è una piazza che io amo e adoro i suoi tifosi, perché sono spettacolari. Non scorderò mai l’atmosfera del derby a Bari, quando abbiamo vinto meritatamente senza rubare nulla. È una società che porterò sempre nel cuore. Devo dire che la squadra di Baroni mi piace e mi sta entusiasmando molto. È una squadra che gioca un bel calcio e gioca spensieratamente ma soprattutto fa divertire i propri tifosi".

- La scorsa estate una grande esperienza nel beach Soccer, culminata con la splendida finale tra Italia e Brasile. Come è stato rivedere tanti giocatori in una veste tutta nuova?

"Il beach soccer è una bella competizione, una competizione estiva. Il mio amico ed ex giocatore Maurizio Iorio ha fondato un lega nella quale hanno partecipato tanti ex calciatori e mi ha fatto piacere rivederne tanti in tutt’altra veste, giocando sulla spiaggia che è tutto un altro calcio. È molto complicato non è come stare in campo ma rivedere tanti miei compagni è stato molto bello. Più che una competizione è stata una festa. Come torneo di sicuro è stato impreziosito dal fatto che è stata in estate ma anche dalla presenza di nazionali come Brasile, Argentina, la stessa Italia ma anche la Francia".

- “Figlio del grande fiume” è la tua biografia, pubblicata già qualche mese fa. Hai avuto l’esigenza di scrivere un libro che raccontava la tua storia? Come è stato ripercorrere le tappe che ti hanno portato in Italia e nel nostro calcio?

"Dopo aver giocato ed aver avuto il sogno di diventare un calciatore professionista in un campionato bello come quello italiano, ho sentito il bisogno di raccontare la mia storia, i miei trascorsi, il mio percorso dalla mia Amazzoni fino all’Italia, facendo tappa anche in Brasile anche se non tantissimo a dire il vero perché la maggior parte della mia carriera l’ho vissuta in Italia. Ho comunque sentito la necessità e avevo questo sogno di poter raccontare la mia storia. Ho anche pensato che la mia storia potesse essere un punto di forza per qualche ragazzo di oggi".

- Situazione ingarbugliata in zona play off per la serie B, un campionato che tu conosci molto bene. Pareri sulla stagione corrente?

"La Serie B come al solito si sta dimostrando un campionato ancora più difficile, anche perché il tasso ed il livello tecnico si è alzato ulteriormente con la discesa di squadre come il Cagliari, come il Venezia, Parma, Genoa e Frosinone, ma anche lo stesso Bari. Tutto ciò alza notevolmente il tasso perchè quelle 7/8 squadre hanno veramente un livello di gioco importante. La serie B si sta dimostrando come sempre un campionato difficile e per niente scontato. In questo momento l’unica a fare un campionato a sé è il Frosinone, però tutte le altre sia in zona play off che in zona play out devono lottare".

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