ESCLUSIVA – Vanoli con un piede e mezzo fuori da Firenze: pronto Ballardini

L'incubo viola non sembra trovare la parola "tregua". La vittoria di giovedì in Conference League sembrava aver sbloccato qualcosa nella testa dei calciatori della Fiorentina e invece, quello a cui i tifosi hanno assistito ieri è stato l'ennesimo psicodramma di una stagione che difficilmente sarà dimenticata a Firenze. La scelta del ritiro punitivo, iniziato oggi, però potrebbe trovare subito una novità, quella riguardante il futuro di Vanoli alla Fiorentina.

In questi minuti infatti, gli organi maggiori viola sono in riunione per decidere il futuro di Paolo Vanoli, che risultati e umori alla mano non ha dato quel cambio che tutti si aspettavano, anzi, il rendimento in campionato è paradossalmente peggiorato.

L'illusione Vanoli e l'ennesimo scossone in vista: l'incubo viola continua

Doveva essere la rinascita e invece, la Fiorentina con l'esonero di Stefano Pioli ha paradossalmente peggiorato ancora la propria posizione in campionato. Due punti in cinque partite e un ultimo posto, in totale solitudine a otto punti di distacco dal Parma diciassettesimo. "Se è un incubo, svegliateci", potrebbero dire i tanti sostenitori viola che ieri, per decenza, hanno deciso di abbandonare il campo subito dopo il triplice fischio, senza nemmeno aspettare i calciatori sotto la curva, che per l'ennesima volta in stagione hanno chiesto scusa.

Lunedì 15 dicembre è pronto a diventare un'altra data cruciale per il destino viola. Infatti in mattinata è stato programmato un incontro tra le parti per capire il futuro della direzione tecnica. Vanoli secondo rumors verificati dalle nostre fonti, sembra oramai pronto a salutare la piazza dopo un mese di gestione. Il successore? Ieri all'Artemio Franchi in tribuna è stato avvistato uno specialista delle situazioni complesse.

Il jolly risponde al nome di Davide Ballardini, come ripetuto in precedenza, presente ieri da vicino all'ennesima disfatta viola. Il tecnico di Ravenna è l'uomo in testa in caso di esonero di Vanoli, staccati Galloppa e Iachini. Il primo vorrebbe chiudere l'annata con la sua Primavera, dove attualmente è in testa al campionato. Sul secondo invece i dubbi sono legati alle sue ultime esperienze, tutt'altro che positive. Scartata l'ipotesi Thiago Motta, che non avrebbe intenzione di cimentarsi di botto in una situazione così articolata.

Tra parole al vento e poco pugno, il tecnico viola paga la cattiva gestione

Uno spogliatoio mai realmente avuto in pugno e un gioco che per ora è cambiato solo "in parole". Sono questi i capi d'accusa per l'ex Torino che complice anche alcune uscite in conferenza stampa, non sembrerebbe essere entrato in sinergia con il gruppo squadra. Eloquente il post social di Gudmunsson dove rimandava le accuse mosse dal tecnico sul rigore contro il Sassuolo.

Illusorio il pareggio contro la Juventus, dove si era vista la miglior Fiorentina del campionato. Illusorio anche il cambio di passo in Conference League. Illusorie, a detta dei tifosi, anche le parole del tecnico, che in settimana e in varie conferenze sembra essere pronto a dare una smossa anche in chiave modulo, per poi riproporre sempre il famoso 3-5-2 che tanto è costato a Pioli. Non a caso, l'unica scossa la squadra l'ha data contro la Dinamo Kiev, quando il tecnico ha cambiato le carte in tavolo mettendo i suoi con la difesa a 4 nella ripresa, cambio decisivo per la vittoria finale.

L'avventura però ora sembra essere agli sgoccioli, condizionali d'obbligo. Al suo posto Davide Ballardini, "un usato sicuro" in chiave salvezza, anche se l'impresa questa volta sembra essere ancora più ardua del solito. Da legare in assoluto la squadra con tutti i contesti viola, sia quelli in campo che quelli all'esterno.