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PUNTIAMO SUL GIOCO

Femminile, Italia-Lituania: il tributo di Sara Gama “Senza Bertolini nulla sarebbe stato possibile”

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Il blocco Juve e una filosofia azzurra

Redazione DDD

di Vanni Zagnoli -

Appunti dalla conferenza di Parma, stadio Tardini, con Milena Bertolini per la vigilia della Lituania, partita di qualificazione al mondiale 2023: “Per andare al Mondiale dobbiamo vincerle tutte. Ho convocato 26 giocatrici, anche considerato il Covid, Serturini si è negativizzata”.

La mancata qualificazione al maschile porta più visibilità al femminile. Fra due anni, l’Italia si innamora di nuovo delle donne, come ai mondiali? “Chi vede per la prima volta il femminile, se ne innamora. In mezzo c’è l’Europeo in Inghilterra, ci andiamo per mostrare bel gioco, fa parte del dna di questo sport colpire il pubblico”. “Dal 2015 la federazione ha messo risorse, facendo compiere passi in avanti enormi, anche alle nazionali giovanili, come l’Under 19. In questi 7 anni sono arrivati i club professionistici, è aumentata la base. Tante giovani sono vicine al salto, serve il coraggio di impiegarle nelle prime squadre, molte sono nelle primavere. Occorre farle entrare, giocare, perché hanno talento, non prendiamo straniere di terza e quarta fascia perchè rubino loro il posto. Dall’Under 16 all’Under 23 la filosofia è unica, punta sul gioco”.

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E poi le risposte di Sara Gama, la capitana: “E’ importante dare nuova linfa, le giovani servono per dare il ricambio, il nostro sport è fatto di relazioni, in campo e fuori”. Quanto è lontano il primo trofeo di club e anche di nazionale? “Quando affrontiamo nazioni di primo piano, puntiamo sull’esperienza, qui c’è un blocco da diversi anni insieme (anche nella Juve, ndr), portiamo avanti un discorso importante, di  trasformazioni e conoscenza tattica. Serve ovviare a un gap su altri aspetti, tempo per restare e aggiungere certi livelli”.Milena Bertolini ha cambiato la storia del femminile: “Niente sarebbe stato possibile senza di lei, ha offerto un grosso cambiamento sulla panchina azzurra. Servono le persone giuste al posto giusto, più di tutte meritava il ruolo, per la conoscenza di questo mondo, non ci si inventa niente, aveva club e trofei importanti alle spalle. Non esiste controprova, ma lei è stata fondamentale, anche per le idee fuori dal campo”.

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