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Gian Piero Gasperini sarà il nuovo allenatore della Roma, ma, come noto, questa non è la sua prima volta in una grande squadra. Se il tecnico riuscirà a conquistare i suoi nuovi tifosi, in una piazza così esigente come Roma, lo scopriremo sicuramente durante la prossima annata.
La carriera da allenatore inizia dopo un lungo trascorso da giocatore in varie piazze italiane; la sua prima esperienza è stata con le giovanili della Juventus. Gasperini ha sempre avuto un legame con i bianconeri: è stata la squadra con cui si è affacciato ai grandi palcoscenici del calcio italiano da adolescente. Il primo posto in cui ha dimostrato le sue caratteristiche uniche, diverse rispetto al calcio che si giocava in Italia 15 anni fa, è stato a Genova.
Con la squadra ligure ha avuto due cicli, uno prima dell'esperienza negativa all'Inter e uno dopo. I due risultati migliori sono stati un 5° posto nel 2008\2009 e un 6° posto nel 2014\2015. Oltre al raggiungimento di due alte posizioni in classifica Gasperini ha lasciato una impronta di gioco visibile, che è rimasta impressa a tutti i tifosi. Dopo il secondo ciclo con il Genoa, la famiglia Percassi ha deciso di portare il tecnico a Bergamo nel 2016.
Con l'Atalanta ha aperto un ciclo decennale concluso con la vittoria dell'Europa League per 3-0 contro una delle squadre più forti d'Europa. Il Bayern Leverkusen era riuscito a interrompere il ciclo del Bayern vincendo la Bundesliga e rimanendo imbattuta per 51 partite ufficiali.
L'Inter del post triplete ha faticato a trovare una continuità e nel 2011\12 ha deciso di ripartire proprio da Gasperini. Il bilancio con il Genova era estremamente positivo e i presupposti per far bene e rilanciare l'Inter c'erano tutti. Anche se con qualche campione in meno la rosa dell'epoca dell'Inter vantava giocatori come Diego Milito, Wesley Sneijder, Maicon, Thiago Motta e tanti altri.
Nonostante ciò, l'esperienza come capo tecnico nella squadra milanese terminò dopo solo 5 partite ufficiali, delle quali solo 3 in campionato. Nel poco tempo concessogli non è riuscito a ottenere nemmeno una vittoria, simbolo del fatto che i suoi schemi di gioco non sono entrati in sinergia con la squadra. Non possiamo sapere come sarebbero andate le cose se fosse stato lasciato altro tempo al tecnico ex Genoa. Una cosa è sicura: rimarrà uno dei più grandi punti interrogativi della Serie A degli ultimi decenni.
Parlando della rosa attuale, la base per iniziare un ciclo è sicuramente molto buona, ma non perfetta: qualche miglioramento si può fare. Ovviamente il calcio di Gasperini punta a una pressione abbastanza alta (in base all'avversario) nella fase di non possesso. L'obiettivo è riconquistare subito il pallone con i centrocampisti e gli esterni alti, e limitare il primo sviluppo degli avversari.
La difesa ha bisogno sia di uomini fisici, veloci, che siano abituati a correre all'indietro e che prevedano il pericolo. Attualmente i tre uomini in difesa sono Mancini, N'Dicka e Çelik. I primi due interpreti sono perfetti per le richieste del mister, Celik non ha un vero ricambio nel suo ruolo, a differenza degli altri due che hanno Kumbulla e Hermoso che si giocheranno le loro chance. Un uomo in più nel ruolo di centrale destro potrebbe essere utile per la Roma. I due esterni sono concettualmente perfetti: Angeliño a sinistra, e il nuovo arrivato Wesley a destra sono nel momento migliore della loro carriera.
Il centrocampo è coperto con Cristante e Konè che dovrebbero essere i titolari in mezzo al campo nel 3-4-2-1. L'impressione per i due trequartisti e per l'attaccante è che il nuovo allenatore della Roma sceglierà di giornata in giornata. Dybala e Soulè molto probabilmente si alterneranno, sono due giocatori sia dal dribling facile che creatori di gioco per i compagni, perfetti per Gasperini. Le due punte a disposizione sono Dovbyk e Ferguson, con un fisico simile ma con caratteristiche molto diverse.
A sinistra invece la scelta può ricadere su Pisilli, come su El Shaarawy come su Pellegrini. Insomma la fase offensiva della Roma è ben coperta, con anche Baldanzi come jolly. Gasperini ha deciso di prendersi un po' di settimane per valutare bene i giocatori, prima di decidere se intervenire ulteriormente sul mercato. I presupposti per fare bene ci sono tutti. Vedremo quest'anno se il tecnico riuscirà a prendersi la sua rivincita in una grande piazza come Roma.
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