I confronti tra squadre italiane e portoghesi risalgono alle prime edizioni delle competizioni UEFA: i duelli furono sporadici ma spesso decisivi per la reputazione internazionale dei club coinvolti. Negli anni Sessanta e Settanta il calcio italiano deteneva una posizione d’élite in Europa, mentre il Portogallo costruì la propria tradizione internazionale attraverso club come Benfica e, più tardi, Porto.
Confronto
Italiane e portoghesi, i precedenti europei fra le squadre


La prima pagina di rilievo tra club italiani e portoghesi si scrisse il 27 maggio 1965: nella finale di Coppa dei Campioni al San Siro, Inter e Benfica si contesero il titolo e i nerazzurri prevalsero 1-0 grazie al gol di Jair, chiudendo un ciclo d’oro per la squadra di Helenio Herrera. Quella serata segnò la percezione internazionale del calcio italiano e pose le basi per futuri incroci ad alto profilo.
Ancora il Benfica, sulla sponda rossonera di Milano
—Venticinque anni dopo, il 23 maggio 1990, il confronto con il Benfica tornò a decidere una finale europea: il Milan di Arrigo Sacchi si impose 1-0 a Vienna con una rete di Frank Rijkaard, ribadendo la capacità dei club italiani di dominare le competizioni continentali nelle gare decisive.

Anni Novanta: equilibrio e sorprese
—Nel decennio successivo gli scontri divennero più equilibrati. Il Porto mostrò di avere potenzialità crescenti, con interpreti come Mário Jardel che incisero nelle sfide contro formazioni italiane. Questi anni segnarono il superamento del modello tradizionale, con le compagini portoghesi in grado di contendere il campo ai club del Belpaese.

Il Porto di Mourinho e il ribaltamento
—La stagione 2003/04 consacrò il Porto di José Mourinho a livello europeo: la squadra vinse la Champions League dopo aver superato, tra gli altri, avversari di blasone. In finale il Porto si imposero 3-0 sul Monaco con le firme di Carlos Alberto, Deco e Dmitri Alenichev, e quella vittoria segnò un punto di svolta nel confronto tra i due campionati.
Duelli diretti e crisi/risalite
—Nel corso degli anni Duemila non mancarono scontri diretti significativi: l’Inter affrontò il Porto in ottavi di Champions 2004/05, riuscendo a imporsi con risultati complessivi che rimasero tra i ricordi di una fase competitiva intensa; la firma di Adriano in alcune serate europee restò emblematicamente legata a quei confronti.

Testimonianze dei turni a eliminazione tra italiane e portoghesi
—A livello di turni a eliminazione, la sfida tra Juventus e Porto nel 2021 rimase tra le più discusse: in un doppio confronto agli ottavi il Porto vinse l’andata 2-1 e passò il turno nonostante la sconfitta al ritorno ai supplementari, grazie alla regola dei gol in trasferta e al contributo decisivo di Sérgio Oliveira. Quella doppia gara illustra come i dettagli tattici e singoli episodi abbiano spesso determinato l’esito degli incroci.
Altri capitoli: Roma, Lazio e Napoli
—Nel corso dei tornei continentali si sono registrati anche altri incroci ricorrenti: AS Roma affrontò lo Sporting Lisbona in gironi con risultati alterni; la Lazio superò il Benfica nelle fasi di qualificazione; più recentemente il Napoli ha disputato partite significative contro formazioni portoghesi come il Braga, ritrovandosi a imporre il proprio ritmo nei confronti diretti.
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