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La Nazionale di Roberto Mancini inizia a far sognare

MILAN, ITALY - SEPTEMBER 23:  Roberto Mancini attends The Best FIFA Football Awards 2019 at the Teatro Alla Scala on September 23, 2019 in Milan, Italy.  (Photo by Claudio Villa/Getty Images)

Nazionale azzurra: Roberto Mancini è riuscito a dare una svolta

Redazione DDD

Con la mancata qualificazione ai Mondiali di Russia 2018, il calcio italiano ha probabilmente toccato il punto più basso della sua storia. Sebbene, come raccontato anche da Calciomercato.com, le responsabilità del ct Gian Piero Ventura e del presidente della FIGC Carlo Tavecchio fossero sotto gli occhi di tutti, dare la colpa del fallimento solo ed esclusivamente a loro sarebbe stato troppo riduttivo e semplicistico. L’ha compreso bene Roberto Mancini che, sin dai primi giorni sulla panchina della Nazionale, ha deciso di attuare una netta e profonda rivoluzione che, per la fortuna di tutti gli appassionati, ha pagato sin da subito i dividendi sperati.

Gli azzurri sono ad un passo dalla qualificazione

Al tecnico di Jesi va riconosciuto l’indubbio merito di essere riuscito a voltare pagina sin da subito, con una semplicità impressionante. Un’impresa estremamente difficile, quasi impossibile, che però Mancini ha portato a compimento con la classe e la serenità di sempre. Come raccontato anche da La Gazzetta dello Sport, puntare sui giovani, compiere delle scelte impopolari, portare in azzurro ragazzi senza alcuna esperienza in campo internazionale sono state scelte rischiose che, però, hanno permesso agli azzurri di vincere tutte le partite sin ora disputate, cercando un calcio offensivo, improntato sul possesso palla e sulla qualità. Con sei vittorie in altrettante partite, l’Italia è ormai ad un passo dalla qualificazione al prossimo torneo europeo itinerante e secondo le scommesse di Unibet è una delle favorite assolute per la vittoria finale della competizione. Un risultato importantissimo, che da nuovo vigore a tutto il movimento dopo gli scarsi risultati raggiunti negli ultimi anni, partendo dalla Nazionale maggiore sino ad arrivare a quelle giovanili.

Viene premiata la linea verde

Un altro merito indiscusso di Roberto Mancini è stato quello di aver puntato senza paura e senza timore sui tanti giovani che nel corso degli ultimi anni si erano messi in evidenza con i propri club. Federico Chiesa, Nicolò Zaniolo, Nicolò Barella, Alessio Romagnoli, Lorenzo Pellegrini, Luca Pellegrini, Stefano Sensi: tutti ragazzi che, chiamati ad indossare la maglia della Nazionale maggiore, hanno ripagato sin da subito la fiducia accordata loro dal mister. Non è un caso, pertanto, che come raccontato anche da Tuttosport, nelle ultime uscite l’Italia sia apparsa molto più brillante anche dal punto di vista fisico e sia tornata a produrre quel calcio corale ed avvolgente che per anni aveva caratterizzato il nostro gioco. Non avremo la forza fisica della Francia, né il talento spropositato del Brasile, dell’Argentina o della Spagna, ma di sicuro c’è che questa Nazionale ha a propria disposizione tutti i mezzi per giocarsela alla pari con le compagini più forti al mondo.

Il vento è finalmente cambiato e ciò è testimoniato dal fatto che anche calciatori non più giovanissimi, come Izzo o Belotti, sono riusciti a farsi trovare pronti ed hanno dato il loro fondamentale apporto al gruppo azzurro. Archiviato il discorso qualificazione, ad ogni modo, Mancini dovrà essere bravo a tenere alto il livello di concentrazione della squadra, apportando quei piccoli ma fondamentali accorgimenti tattici che potrebbero permetterci di sognare in grande sin dal prossimo Europeo.

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