derbyderbyderby calcio italiano La nuova vita di Balotelli volontario con i bambini: “Ora sono una persona migliore”
IL RACCONTO

La nuova vita di Balotelli volontario con i bambini: “Ora sono una persona migliore”

Alessia Bartiromo
Alessia Bartiromo
Il forte attaccante in un'intervista a cuore aperto svela il suo momento particolare dopo l'incidente e la revoca della patente con l'esperienza al fianco dei bambini che vuole ancora continuare.
00:19 min

Nella vita arriva sempre un momento in cui si fanno dei bilanci, cercando di migliore ciò che non è andato nel verso giusto. Questo è il caso di Mario Balotelli che nel novembre 2023 è stato protagonista di un bruttissimo incidente stradale a Brescia, che non ha provocato soltanto danni fattivi alla sua automobile ma gli è costato anche la revoca della patente. Il Tribunale gli dispose contestualmente un percorso di messa alla prova presso un'Associazione per bambini cittadina, che ha segnato per lui un vero e proprio punto di svolta personale.

Il brutto incidente e una vita vissuta a mille

—  

La notizia dell'incidente di Mario Balotelli nel novembre 2023 ha fatto in poche ore il giro del web, mettendo ancora una volta sotto i riflettori la condotta del giocatore, particolarmente sopra le righe. Nonostante abbia più volte chiarito che i suoi incidenti spesso siano stati strumentalizzati e ingigantiti, il sinistro commesso ha portato a conseguenze più serie, con il Tribunale di Brescia che lo ha considerato come recidiva. Come riporta l'Ansa, il calciatore dal 2023 infatti è stato sottoposto a 40 ore di volontariato presso l'Associazione "Bimbo chiama Bimbo", sita in città e in tutta Italia, per lavorare al fianco dei bambini meno fortunati. Un'esperienza formativa ma anche intensa, che lo ha cambiato profondamente.

Balotelli e le ore di volontariato insieme ai bambini

—  

Come racconta al Giornale di Brescia, quella con l'Associazione "Bimbo chiama bimbo" è stata un'esperienza profonda, che non dimenticherà facilmente e che lo ha cambiato personalmente. "È stata un'esperienza molto positiva che mi ha permesso di conoscermi meglio e migliorarmi come persona", dichiara, con la volontà di proseguire a dare il suo supporto in struttura anche al termine delle 40 ore imposte, continuando ad essere un punto di riferimento per i bambini che vedono in lui un personaggio sportivo che ha superato tante difficoltà e ancora continua a farlo, ammettendo i propri errori e lavorando sempre per migliorarsi.