Il centrocampista del Parma Mandela Keita è stato protagonista di una lunga intervista ai microfoni del portale olandese Het Nieuwsblad.
Intervistato dal portale olandese Het Nieuwsblad, Mandela Keita, centrocampista del Parmaattualmente impegnato con la nazionale Under-21 del Belgio, ha parlato a cuore aperto della sua avventura in Italia e del sogno Nazionale. Il giovane talento classe 2002, acquistato in questa estate dai ducali per una cifra vicina ai 15 milioni di euro, ha svelato di aver passato giornate difficili dopo l'espulsione rimediata al suo esordio in Serie A.
Parma, Mandela Keita sul suo esordio: "Non sono stupido, ho pagato la troppa foga"
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La prima volta di Mandela Keita in Serie A non vorrebbe viverla nessuno. Mandato in campo da Pecchia al 55' di Parma-Udinese, il centrocampista belga ci ha messo appena 8 minuti per rimediare il primo giallo ed altri 11 per beccarsi anche il secondo. Un esordio durato appena 20 minuti e concluso con un cartellino rosso sventolato in faccia.
Keita ne ha parlato così: "Cerco di dimenticarlo, perché prendere due gialli da sostituto è stato davvero stupido. Non sono un giocatore stupido, ma il fatto è che non vedevo davvero l'ora di dimostrare. Troppa foga. I primi due o tre giorni successivi non sono stati facili, ma ora ho superato la delusione. La stagione è ancora lunga, ho ancora tempo. Anche se sono arrivato in ritardo di qualche settimana e ora devo entrare in squadra il più velocemente possibile”.
Mandela Keita: "Felice qui a Parma, valiamo più della salvezza"
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Nel corso dell'intervista, Keita ha parlato anche delle lunghe trattative che hanno portato al suo approdo in Italia: “È stata un'estate molto strana. Non esser convocato agli Europei è stata una delusione, perché volevo davvero mettermi alla prova. L'addio all'Anversa? Mi sentivo pronto per una nuova fase della mia carriera e la società era d'accordo a lasciarmi andare, ma a patto che fosse alle giuste condizioni. Ecco perché c'è voluto molto tempo e non ero sicuro che il trasferimento sarebbe avvenuto. Ma alla fine sono felice che il Parma sia riuscito a prendermi. L'atmosfera ad Anversa era fantastica, soprattutto con i tifosi, ma avevo davvero bisogno di qualcosa di nuovo. Un nuovo paese, una nuova cultura, nuove persone… sono molto soddisfatto”.
E sugli obiettivi per la stagione: "Salvezza? Le nostre ambizioni personali sono un po' più alte, perché abbiamo davvero una buona squadra. Ma quello è l'obiettivo: si tratterà innanzitutto di rimanere umili, lavorare sodo e vincere le gare. Il mio italiano? Lo capisco però non lo parlo ancora bene. Capisco già molte cose, perché dal francese si possono ricavare molte parole e anche il parlato sta migliorando sempre di più, ma non riesco ancora a tradurre tutto".