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LA SAGGEZZA DEL MEDIANO

Massimo Bonini: “CR7 non era più coinvolto, date tempo ad Allegri…”

Massimo Bonini: “CR7 non era più coinvolto, date tempo ad Allegri…”

Parla l'ex centrocampista sanmarinese della Juve negli anni Ottanta, oggi 62enne.

Redazione DDD

Massimo Bonini è stato il mediano di quella Juventus che negli anni ’80 ha vinto 3 scudetti, la Coppa dei Campioni, la Coppa delle Coppe e la Coppa Intercontinentale: "Da ragazzino mi chiamavano Netzer o Schuster per via della chioma, erano i miei idoli".

Bonini è nato a San Marino 62 anni fa e con la Nazionale di San Marino ci ha giocato, dopo un breve excursus con l’Under 21 azzurra. Ieri Bonini è stato premiato al “XXV Premio Internazionale Fair Play Menarini”. Orgoglioso del premio ricevuto? La risposta di Massimo Bonini ad Avvenire: "Moltissimo. Mi piace pensare di aver sempre rispettato le regole. Non sono mai stato espulso, per esempio. E per un mediano non è così semplice. Penso ai valori che mi hanno insegnato i miei genitori, il mio babbo Alfredo, che non c’è più, e mamma Maria: il rispetto di se stessi e degli altri. Il mio babbo mi diceva sempre: 'Fai del bene e scordatelo. Fai del male e pensaci'”.

Bonini si dice fortunato: "Sono cresciuto con dei maestri veri prima ancora che allenatori e anche alla Juventus ho trovato uomini prima che campioni. Quando ti alleni tutti i giorni con Zoff e Scirea, Platini, Paolo Rossi e Tardelli; capisci che questa gente è arrivata così in alto, e ci è rimasta, perché è vera, ha dei valori e li ha rispettati. Io ero un ragazzo che arrivavo dal Cesena e la prima volta che sono salito sul pullman della Juventus mi sono sentito a casa. Oggi? Cristiano Ronaldo? E' stato uno strappo violento, ma la mia sensazione è che fosse già un anno che Cristiano pensasse a questa decisione, non lo vedevi più coinvolto. Chiariamo: stiamo parlando di un fuoriclasse assoluto e i suoi 30 gol a stagione mancheranno ad Allegri. Ai ragazzi della scuola calcio dico di prenderlo a modello, per come punta un obiettivo e lo raggiunge. Quando vedete un suo gol - gli dico soffermatevi sulla sua espressione del viso. È aggressiva, determinata, è l’espressione di uno che ha avuto meno talento di Messi ma ha una forza di volontà straordinaria". Sul campionato, sempre ad Avvenire: "Possono vincerlo in sei-sette. Anche la Juve sì, date tempo ad Allegri, poi Inter, Milan, Atalanta per il gioco che in Italia nessuno fa, Napoli, la Roma di Mourinho e la Lazio di Sarri. A proposito: occhio a Zaccagni, è un giocatore già pronto che con Sarri può fare il salto di qualità definitivo".

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