derbyderbyderby calcio italiano Thiago Silva, ESCLUSIVA Mello: “Il brasiliano vuole l’Europa, il Milan osserva e il Fluminense apre”

L'intervista

Thiago Silva, ESCLUSIVA Mello: “Il brasiliano vuole l’Europa, il Milan osserva e il Fluminense apre”

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Intervista esclusiva con Cicero Mello, che racconta il clima che si vive intorno al difensore brasiliano e la reale possibilità di un suo ritorno in Europa al Milan a partire da gennaio
Stefano Sorce
Stefano Sorce

Sotto le luci del Maracanà, mentre la notte carioca scorre tra cori, bandiere e l’eco lontano dei tamburi, una storia antica torna a bussare alla porta del presente. Il protagonista è ancora lui: Thiago Silva, il “Monstro”, l’idolo senza tempo del Fluminense, accostato al Milan: l’uomo che ha attraversato continenti e carriere senza mai perdere la sua eleganza difensiva. A gennaio, il suo nome torna a intrecciarsi con quello dei rossoneri, il club che lo consacrò nel grande calcio europeo e che oggi potrebbe riabbracciarlo per l’ultimo, affascinante capitolo in rossonero.

Tra nostalgia e futuro, tra l’amore di una tifoseria che sogna di trattenerlo e il richiamo potente di San Siro, la voce che arriva dal Brasile racconta una vicenda fatta di emozioni, famiglia, ambizioni e rispetto. A guidarci dentro questo scenario è Cicero Mello, reporter di ESPN Brasil e volto storico del racconto quotidiano del Fluminense: osservatore privilegiato, cronista di bordo, testimone diretto delle sensazioni che attraversano Rio de Janeiro in queste settimane di attesa febbrile.

È con lui che abbiamo ricostruito il presente e il possibile futuro di Thiago Silva al Milan: dalle reazioni della torcida verde-granata al richiamo dell’Europa, dal peso emotivo della maglia rossonera alla valutazione tecnica sulla sua tenuta ai massimi livelli, fino allo sguardo sui nuovi talenti brasiliani pronti a spiccare il volo. Una conversazione che profuma di calcio vero, di viaggio e di ritorno. Perché a volte il destino di un campione assomiglia a una linea che non si spezza mai: gira il mondo, ma finisce sempre per riportarti a casa.

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"I tifosi del Fluminense sanno già che perderanno Thiago Silva"

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Quale sono le sensazioni in Brasile riguardo alla possibilità di un ritorno di Thiago Silva nel calcio europeo, in particolare al Milan? Come stanno vivendo questa ipotesi i media e i tifosi?

"La tifoseria del Fluminense considera Thiago Silva un grandissimo idolo, uno dei più grandi della storia del club. Qui i tifosi lo chiamano Monstro (il mostro), per il tipo di calcio che gioca. La gente vorrebbe che restasse anche per il prossimo anno, ma i tifosi capiscono che alla fine non c’è molto da fare: la decisione spetta al giocatore insieme al Fluminense. Per questo i tifosi soffriranno molto se Thiago Silva dovesse lasciare il Fluminense, soprattutto considerando che il club giocherà la Libertadores il prossimo anno. I tifosi del Fluminense sono molto in apprensione e in attesa di una definizione su questa situazione".

Quanto pesa, secondo te, il fattore emotivo nel legame di Thiago Silva con il Milan, club in cui ha vissuto uno dei momenti più importanti della sua carriera? Questo può realmente influenzare la decisione di ritornare a Milano?

"Qualora il Milan mostrasse un reale interesse, il difensore terrebbe senza dubbio in forte considerazione la sua esperienza in Italia, un capitolo importantissimo della sua carriera, vissuto proprio con la maglia rossonera. C’è poi un aspetto personale che potrebbe risultare decisivo: la questione familiare. La famiglia di Thiago Silva vive a Londra e il figlio ha appena firmato il suo primo contratto professionistico in Inghilterra. Dal Brasile, raggiungerli è complicato e richiede lunghi spostamenti; diversamente, vivendo in Italia, il giocatore avrebbe molta più facilità nel trascorrere del tempo con i suoi cari".

"In pochi giorni di riposo potrebbe volare a Londra per un weekend in famiglia, oppure ospitare moglie e figli a Milano, garantendo una maggiore vicinanza affettiva. È dunque evidente che la distanza attuale dalla famiglia, unita al legame profondo con il Milan e al ricordo di una fase fondamentale della sua carriera in Italia, rappresenti un fattore che potrebbe favorire concretamente un suo ritorno nel calcio europeo, con i rossoneri come naturale destinazione".

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"Thiago fisicamente e tecnicamente è ancora un top, però..."

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Dal punto di vista sportivo, credi che Thiago Silva abbia ancora il livello fisico e tecnico per competere ad altissimi livelli in Italia? La Serie A italiana potrebbe essere oggi un campionato adatto al suo stile di gioco?

"Thiago Silva è in eccellente condizione tecnica e mantiene anche una buona forma fisica. È evidente che in Italia non potrebbe essere impiegato in partite troppo ravvicinate. Una gestione che, tra l’altro, viene già applicata al Fluminense: difficilmente Thiago gioca due partite nella stessa settimana. Lo staff seleziona il match prioritario, lui scende in campo in quell’occasione, poi riposa nella gara successiva e rientra in quella dopo. C’è poi il tema dei campi in erba sintetica, sui quali Thiago Silva praticamente non gioca. In Brasile ci sono diversi stadi con questo tipo di superficie, come quelli di Corinthians, Atletico Mineiro e Atletico Paranaense, e lui tende a evitarli".

"In Italia, invece, questo problema non esiste. Per tutte queste ragioni, credo che Thiago Silva abbia ancora un livello tecnico assolutamente di primo piano, soprattutto in relazione al sistema tattico utilizzato dal Milan, ovvero con una difesa a tre. In questo contesto potrebbe ricoprire il ruolo di libero, agendo da uomo di copertura alle spalle degli altri due centrali: una posizione che gli permetterebbe di gestire meglio le energie e di non doversi esporre continuamente ai duelli diretti uno contro uno contro attaccanti giovani, veloci e fisicamente potenti".

C’è apertura da parte del Fluminense per liberare il giocatore già a gennaio? Thiago Silva sarebbe disposto a lasciare il Brasile a metà stagione per tornare al Milan?

"Thiago Silva ha un contratto con il Fluminense fino a metà del prossimo anno. La società vorrebbe che rinnovasse per almeno un’altra stagione, arrivando così fino alla metà del 2027. Thiago, però, ha già manifestato il desiderio di lasciare alla fine di quest’anno o all’inizio del prossimo per tornare nel calcio europeo, soprattutto per poter stare più vicino alla famiglia. Il Fluminense ha già fatto sapere che rispetterà la volontà del giocatore. Anche per ringraziarlo del fatto che lui abbia accettato di tornare, nonostante varie offerte dall'Europa".

"L’attuale presidente, Mario Bittencourt, che resterà in carica fino al 20 dicembre, ha già dichiarato che la volontà di Thiago Silva verrà rispettata, e lo stesso orientamento dovrebbe essere mantenuto anche dal prossimo presidente, Thiago Montenegro. Se il giocatore deciderà davvero di partire alla fine dell’anno, il Fluminense rescinderà il contratto in modo amichevole: non dovrà pagare alcuna penale per liberarsi, qualora scelga di tornare a giocare in Europa, nello specifico al Milan".

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Cicero Mello: "Vi racconto i nuovi talenti del Brasile"

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Per chiudere spostiamo l'attenzione sul calcio brasiliano, e in particolare alla rosa del Fluminense. Quali giocatori consiglieresti di tenere d’occhio pensando al mercato europeo? Chi potrebbe essere la prossima grande sorpresa proveniente dal Brasile?

"C’è un calciatore considerato molto valido che potrebbe adattarsi bene al calcio italiano o comunque a qualsiasi squadra europea: il centrocampista del Fluminense Matheus Martinelli. Il classe 2001, che credo abbia anche origini italiane dal cognome, è un mediano che può giocare sia più arretrato che avanzato, svolgendo molto bene entrambe le fasi. Si tratta di un giocatore già nel giro del Brasile di Carlo Ancelotti. Tra quelli che sono ancora in Brasile, citando velocemente quelli che mi vengono in mente, aggiungo alcuni nomi. Il principale, a mio parere, è Rayan del Vasco: un ragazzo di 19 anni, dotato di una grandissima forza fisica. Non è un centravanti puro: può giocare sugli esterni, sulle fasce, ma sa muoversi anche centralmente come seconda punta quando serve".

Sa attaccare l’area sui cross, è molto potente fisicamente ed è anche tecnico. Dal punto di vista tattico, l’allenatore del Vasco, Fernando Diniz, ha già dichiarato che è uno dei migliori attaccanti del calcio brasiliano in questo momento, che la Nazionale brasiliana dovrebbe tenerlo d’occhio e che ha tutto per affermarsi in Europa. Io vedo Rayan come un grande prospetto che difficilmente resterà nel calcio brasiliano anche il prossimo anno. Un altro prospetto molto interessante è Allan Andrade Elias, centrocampista 21enne del Palmeiras. Ha già giocato diverse partite nel campionato brasiliano e nella Libertadores. Ragazzo molto rapido, forte fisicamente, una classica ala. Il Palmeiras ha già ricevuto diverse offerte dall'Europa e sarà difficile trattenerlo a lungo in Brasile".

"Il terzo nome è il terzino sinistro del Bahia, che si chiama Luciano Juba. Lui nello Sport Recife giocava come attaccante esterno. Adesso è stato trasformato in un terzino, ma chiaramente rimane un calciatore molto offensivo. Anche lui è già stato convocato da Carlo Ancelotti. Si tratta veramente di un eccellente giocatore. Altro giocatore molto bravo, ma meno giovane, è Leo Pereira, difensore del Flamengo. Lui è un difensore centrale, di 29 anni, e so che è seguito da diversi club europei. Nel Flamengo c'è anche Wallace Yan, attaccante di 19 anni molto rapido. Al momento è un giocatore abbastanza indisciplinato, sia in campo che fuori. Già è stato multato dalla sua società, ma se migliora dal punto di vista mentale può fare molto molto bene".