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Al termine della partita non ha parlato Sergio Conceicao, ma al suo posto si presenta ai microfoni Zlatan Ibrahimović. Dietro a questa scelta non c'è però alcun problema fisico per l'allenatore portoghese, fresco di vittoria per 1-0 contro l'Hellas Verona nel 25° turno di Serie A, né tantomeno la mancanza di voglia di commentare l'incontro di San Siro. Questo cambiamento improvvisato è stato motivato dall'ex calciatore svedese che, ai microfoni di Sky Sport, ha spiegato: "Mister Conceiçao è molto emozionato per la morte dell'ex presidente del Porto. Era un papà per lui, quindi sono venuto qui io a parlare". Il riferimento è a Jorge Nuno de Lima Pinto da Costa, noto dirigente sportivo e presidente portoghese, che è venuto a mancare all'età di 87 anni. I due hanno condiviso dieci anni insieme.
Il Milan ha vinto grazie ad una rete del suo nuovo goleador, Santiago Giménez che come riporta Opta su X: "È diventato il 3° giocatore a segnare in ciascuna delle prime due presenze di Serie A con la maglia del Milan nell'era dei tre punti a vittoria – tra quelli alla loro stagione di debutto nella competizione - dopo Andriy Shevchenko e Christian Pulisic. Feroce". Di seguito vi riportiamo le parole del Senior Advisor dei rossoneri, che ha anche rilasciato alcune dichiarazioni anche sul suo nuovo attaccante.
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"Oggi era importante vincere e migliorare la classifica per arrivare dove vogliamo. Ora penseremo alla prossima partita", ha detto Zlatan. Tema caldo in casa rossonera è sempre l'impiego di Rafael Leão, su cui è stato montato un vero e proprio caso mediatico intorno a lui quando sulla panchina del Milan sedeva Paulo Fonseca. Lo svedese ha affermato: "Leao è Leao, uno dei più forti giocatori al mondo. Non si può spiegare a lui come fare le cose, è difficile quando hai un giocatore così forte”.
Sulla strategia adottata nel mercato, invece, lo svedese ha ammesso: "La strategia era portare più giocatori e alternative per l’allenatore così da metterlo nelle migliori condizioni per fare il bene. Poi sceglie lui cosa è meglio fare. È così che facciamo le valutazioni. Walker? È uscito perché era già deciso così prima della gara".
"Come giudica il suo operato e della società intorno alla squadra?", Ibrahimović ha risposto: "Noi siamo presenti dal primo giorno, siamo nel gruppo dal primo giorno. Parliamo e ci siamo dal primo giorno. Non solo adesso che è un momento importante. Anche quando giocavo, febbraio è il momento in cui si decide tutto. Giménez ricorda me? No, è forte come me non mi ricorda. Non si deve paragonare con altri. La nostra responsabilità e aiutarlo a fare bene nel Milan, uno dei più grandi club del mondo, per farlo giocare e divertire e portare risultati”.
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