derbyderbyderby calcio italiano Nainggolan prima del Ninja: “Per pagare i debiti ho anche lavorato in nero”
Il personaggio

Nainggolan prima del Ninja: “Per pagare i debiti ho anche lavorato in nero”

Silvia Cannas Simontacchi
Silvia Cannas Simontacchi
Radja Nainggolan ripercorre la sua vita: l’infanzia povera in Belgio, l’arrivo in Italia a 16 anni per aiutare la madre, e poi il successo tra Roma e Inter. “Ho speso tanto, ma rifarei tutto. Ho pagato i debiti di mia madre fino all’ultimo"

Quella di Radja Nainggolan è sempre stata una vita agli estremi. Da un lato, una carriera luminosissima tra Nazionale belga e Serie A, che gli ha aperto sin da giovanissimo le porte di un mondo dorato, fatto di contratti a numerosi zeri, orologi costosi e macchine sportive; dall'altro le notti brave alimentate dalle bevute, da troppe sigarette e da un carattere impulsivo e spigoloso. Impossibile dimenticare la sua famigerata notte di Capodanno 2018, finito addirittura nel testo di una hit del gruppo Il Pagante. Ma, prima di diventare il Ninja, il centrocampista dal devastante tiro dalla distanza e dal temperamento fumantino, anche Nainggolan è stato solo un ragazzo.

Ospite di "Take A Seat", il podcast curato dal content creator e youtuber Junior Vertongen, il 37enne belga ha raccontato gli anni difficili della sua infanzia e adolescenza, prima di volare in Italia a soli 16 anni, per guadagnare grazie al suo talento qualche soldo in più per aiutare la madre, a cui era molto legato: "La mia missione era proprio quella", ha rivelato l'ex centrocampista. "Alla fine, sono riuscito davvero a pagare tutti i suoi conti fino all'ultimo, l'anno prima che morisse".