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Napoli, il mercato: da Marianucci a Beukema, passando per Lucca

Michele Bellame
Michele Bellame Redattore 
Il Napoli punta sul colpo De Bruyne, che ha scelto la città rinunciando a proposte americane e arabe. Con Marianucci, Beukema, Lang, Ndoye e Lucca, Conte avrà una rosa più profonda. Obiettivo: difendere lo scudetto e migliorare in Champions.
01:48 min

L'arrivo di Kevin De Bruyne è il pezzo da novanta del mercato italiano. Il talento belga ha accettato Napoli rinunciando alle sirene americane ed arabe. Ha trovato casa nel meraviglioso quartiere collinare di Posillipo, da cui si vede tutta la città. Ma, non solo De Bruyne: prima di lui, è arrivato Marianucci dall'Empoli. Il difensore livornese aveva collezionato 24 presenze la scorsa stagione, con la maglia dell'Empoli, sia in campionato che in Coppa Italia. Questi due non saranno gli unici volti nuovi a vestire la maglia scudettata nella stagione che verrà, ma ce ne saranno altri.

Trattative e moduli: Beukema, Ndoye, Lang e Lucca

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Partiamo dall'ultimo: l'attaccante dell'Udinese è l'identikit perfetto per essere il vice Lukaku. Non solo per assonanza del cognome, ma soprattutto per caratteristiche fisiche. Lucca è alto oltre due metri, ma è bravo anche in progressione. Sull'attaccante piemontese c'è anche il forte pressing del Milan. Le prossime ore di mercato saranno decisive.

Sembra fatta invece per Beukema, il quale viene a Napoli per una cifra molto importante, e saranno alte le aspettative del difensore di origini olandesi. E' un difensore solido, affidabile fisicamente e tecnicamente. Con il Bologna, ha giocato per due stagioni. Beukema rafforza il reparto difensivo del Napoli aggiungendosi a Rrahmani e Buongiorno, oltre al giovane Marianucci prelevato dall'Empoli ma già pronto per giocare in serie A in una grande squadra.

Gli esterni: più gol e più assist

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Diversi i discorsi per Lang e Ndoye. I due esterni vanno a rimpolpare le corsie laterali offensive, che sono state croce e delizia per l'anno scorso. Le reti sono arrivate da McTominay ed Anguissa. Molte, chiaramente, le ha fatte Lukaku, che è andato in doppia doppia fra gol e assist. Buono è stato anche il supporto anche di Raspadori, quando chiamato in causa, da titolare o da subentrato. Quel che è mancato, in fase offensiva, è stato proprio l'apporto degli esterni d'attacco. Okafor e Ngonge hanno marcato presenza: il belga non ha mai segnato in campionato, solo alla seconda in Coppa Italia in casa contro il Palermo. Neres è stato molto prezioso, ma nella seconda parte di stagione non ha reso quanto agli inizi. Il brasiliano non ha fatto rimpiangere tantissimo Kvaratskhelia, che aveva lasciato a gennaio un buco tecnico importante, non colmato adeguatamente. Politano, è stato l'uomo in più: quinto di difesa in fase di non possesso, mezzala e attaccante, però, ha segnato appena tre reti.

Ndoye ha altri numeri: alla seconda stagione col Bologna, in cui ha giocato sempre comprese le gare di Champions, l'esterno svizzero ha segnato nove reti. Lang, ancora di più: l'esterno olandese ha segnato, nell'ultima stagione al PSV Eindhoven, 15 reti fra campionato, e coppe. Si intuisce, quindi, l'esigenza di produrre più tiri e più passaggi pericolosi, dalle corsie esterne.

Napoli, le certezze nel campionato che verrà

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Il Napoli si affaccia alla nuova stagione con basi solide e ambizioni chiare. Lo scudetto cucito sul petto, l'arrivo di Antonio Conte in panchina e l'ingaggio di un campione come Kevin De Bruyne rappresentano non solo segnali di continuità, ma anche di un salto di qualità pianificato con attenzione. L’obiettivo non è soltanto quello di difendere il titolo in Italia, ma anche di alzare l’asticella in Europa, dove finora il club ha raccolto meno di quanto avrebbe meritato. Le operazioni di mercato – da Beukema a Lucca, passando per Lang e Ndoye – indicano una rosa più profonda e più completa, capace di sostenere le tante facce tattiche del gioco di Conte. Il Napoli riparte dal tricolore, ma guarda lontano.