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Quando era solo un ragazzino con un pallone tra i piedi e un sogno nel cuore, Ante Rebic fece una promessa semplice ma potente: “Un giorno sfonderò nel calcio e aiuterò la mia gente.” Oggi, a distanza di anni, quella promessa è diventata realtà. L’ex attaccante di Milan, Fiorentina e Lecce, nonché punto fermo della nazionale croata per diverse stagioni, ha compiuto un gesto di straordinaria generosità che sta commuovendo l’intero mondo sportivo.
Rebic, originario del piccolo villaggio di Donji Vinjani, nei pressi di Imotski, in Croazia, ha deciso di prendersi cura concretamente della sua comunità. Con parte dei guadagni accumulati durante la sua carriera calcistica, ha estinto i debiti e i finanziamenti bancari di ben 500 suoi compaesani, ridando respiro a famiglie che faticavano a uscire da situazioni economiche difficili. Ma il gesto del classe 1993 non si è fermato qui. Con il denaro rimanente dal fondo inizialmente stanziato, Rebic ha deciso di investire in un progetto per il futuro: la costruzione di un asilo nido, offrendo così alle nuove generazioni un luogo sicuro e moderno dove crescere, imparare e socializzare.
Il gesto del calciatore non è solo un esempio di solidarietà, ma anche un segnale forte in un mondo dove troppo spesso le storie legate al calcio parlano solo di contratti milionari e polemiche. Rebic ha dimostrato che i veri campioni non si misurano solo sul campo da gioco, ma anche nella vita quotidiana, e che il successo ha valore solo se condiviso.
La sua comunità lo guarda oggi non solo come un idolo sportivo, ma come un fratello, un figlio e un eroe silenzioso. E forse, in mezzo a un mondo che corre veloce e dimentica in fretta, la storia di Ante Rebic ci ricorda che esistono ancora sogni realizzati con onestà, impegno e cuore. Forse è questo il gol più bello della sua carriera. Un gol che non vale punti in classifica, ma che cambia davvero la vita delle persone. Un gesto che ricorda a tutti che non serve essere supereroi per fare del bene, ma basta avere memoria, coraggio e cuore.
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