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Lecce, top e flop della Serie A 2024/2025: Coulibaly cambia il destino dei salentini

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Lassana Coulibaly è l'uomo che ha cambiato le sorti di una squadra vicina a toccare l'inferno con le dita
Federico Grimaldi
Federico Grimaldi

Il Lecce, con un'ultima giornata al cardiopalma, ha riscritto le sorti del proprio destino. L'uomo della provvidenza ha un nome e un cognome: Lassana Coulibaly. Tutti si aspettavano Krstovic, ma alla fine un suo gol ha mandato in visibilio il popolo salentino e ha permesso alla squadra di Giampaolo di rimanere in Serie A. Un'ora scritta nel destino, ha permesso al maliano di entrare nella storia leccese. La stagione, senza quel gol, poteva assumere connotati differenti, eppure ci ritroviamo a scrivere qui di una stagione positiva del Lecce, perché alla fine l'obbiettivo stagionale è stato raggiunto: la salvezza. Ora scopriamo chi sono stati i top e i flop di questa annata.

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— U.S. Lecce (@OfficialUSLecce) May 26, 2025

Top e flop del Lecce, bocciati Corvino e Rebic

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Sorprendente leggere il nome di Pantaleo Corvino tra i bocciati di questa stagione. Non troppo, per chi ha seguito da vicino la stagione del Lecce. La squadra salentina si è ritrovata, di colpo, a dover affrontare una situazione burrascosa al termine del mercato di gennaio. La vendita di Dorgu, seppur eccezionale dal punto di vista economico, ha messo in difficoltà l'intero gruppo, che di colpo si è ritrovato senza uno dei suoi leader.

Pantaleo Corvino alla presentazione col Lecce

Perché il danese era la luce del Lecce, il calciatore a cui affidare la palla nei momenti di difficoltà. E nonostante l'ingente somma di denaro guadagnata dalla vendita dell'esterno, Corvino non è riuscito a portare in squadra, giocatori in grado di dare una sterzata, o meglio una fiammata. Ma le sue colpe non si fermano solo a gennaio: anche nel mercato estivo, non è riuscito a rinforzare la squadra, ma ha portato solo nomi che non hanno inciso. L'anno prossimo, bisognerà fare di più per rimanere in Serie A. Pantaleo Corvino, voto 5

ECCO REBIC

L'altro nome è sicuramente quello di Ante Rebic. Il croato è arrivato con ben altre prerogative. Il popolo leccese lo ha accolto con l'entusiasmo che si riserva ai grandi nomi, ma l'ex Milan non è riuscito a fare breccia nei loro cuori. Il suo score recita 27 presenze e 1 solo gol. Troppo poco per un giocatore chiamato per fare reparto insieme a Krstovic e a portare la squadra a fare un salto di qualità. L'espulsione dalla panchina contro la Lazio, potrebbe essere stata la cupa conclusione di un'annata da dimenticare. Rebic, voto 4

Krstovic e Falcone: l'oro di Lecce

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Non potevano che essere loro i nomi altisonanti della stagione del Lecce. Chi per un motivo e chi per un altro, Krstovic e Falcone sono emersi nella stagione psicodrammatica dei salentini. Uno fa il portiere, l'altro il bomber: due ruoli così diversi, ma così fondamentali in una squadra che ha come obbiettivo la salvezza. Sul montenegrino ci sarebbero tante cose da dire: a volte i tifosi lo hanno rimproverato di sbagliare troppi gol, ma nonostante qualche errore, si è dimostrato alla distanza, il faro abbagliante della squadra. Krstovic ha messo a segno ben 11 gol in 37 presenze, un bottino più che onorevole, per una squadra che è stata la peggiore del campionato sotto quel punto di vista: solamente 27 gol in 38 giornate. Gli 11 gol messi a segno dal giovane montenegrino sono stati fondamentali per salvezza. Ora il suo futuro potrebbe essere lontano da Lecce, ma sicuramente i tifosi conserveranno un ottimo ricordo. Krstovic, voto 7.

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L'Italia, da sempre, ha un'ottima scuola di portieri. Generazioni su generazioni, che hanno portato alla luce dei grandissimi estremi difensori. Falcone, naturalmente, è uno di quelli. Il portiere romano si è dimostrato ancora una volta, come uno dei migliori portieri di questa Serie A. Più volte ha salvato il Lecce dal baratro e molte volte è riuscito a dare quella sicurezza necessaria per arrivare alla salvezza. Ultima, ma forse anche la più importante, la prestazione monstre contro la Lazio. Serviva la sua miglior versione per uscire indenne dall'Olimpico e così è stato. Falcone è stato il miglior in campo e le sue lacrime a fine partita, certificano un percorso lungo e duraturo, che lo ha portato ad essere uno dei migliori nel panorama nazionale. Se il Lecce farà la Serie A per il quarto anno consecutivo, gran parte del merito va dato sicuramente a lui. Falcone, voto 8

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Top e Flop: menzione d'onore a Giampaolo e Coulibaly

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Marco Giampaolo era arrivato a Lecce con il peso di un compito quasi impossibile: risollevare una squadra sull’orlo del baratro. Le prime risposte erano state incoraggianti - la vittoria in trasferta a Venezia e un prezioso pareggio contro la Juventus - ma poi la squadra sembrava aver perso slancio. Eppure, il tecnico non ha mai rinunciato alle sue idee. Ha insistito con convinzione su un calcio pensato, ordinato, fedele alla sua filosofia, e alla fine ha avuto ragione. Il trionfo contro la Lazio all’Olimpico ha rappresentato non solo tre punti fondamentali, ma anche la conferma che quella salvezza era scritta nel lavoro e nella pazienza: voto 8

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Accanto a lui, nell’ombra e nel silenzio, ha brillato anche un altro protagonista: Coulibaly. Una stagione senza acuti, spesso in secondo piano, ma bastata una sola giocata per cambiare tutto. Quel gol, pesante come il piombo, è valso la salvezza del Lecce e ha trasformato la sua annata da opaca a decisiva. Un colpo da eroe silenzioso, che rimarrà nella memoria dei tifosi giallorossi come il sigillo del destino: due voti, 6 per la stagione e 10 per quel gol.

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