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Sergio Porrini: “Ho visto Maradona…nel sottopassaggio di Bergamo – Gasp, ad Amsterdam non sarà facile…”

27 May 2000:  Rangers players Andrei Kanchelskis with hat on and Sergio Porrini celebrate beating Aberdeen after the Scottish Cup Final at Hampden Park, Scotland. Rangers won 4-0.  Mandatory Credit: Jamie McDonald /Allsport

Le parole di un grande ex atalantino come Sergio Porrini.

Domenico La Marca

In esclusiva durante il programma Taca La Marca è intervenuto l’ex difensore Sergio Porrini, il quale si è soffermato sulle vicende del calcio italiano e su tanto altro.

Mandatory Credit: Allsport UK

Mandatory Credit: Allsport UK

Maradona - "Quello che ha rappresentato Maradona per il calcio mondiale è sotto gli occhi di tutti. Diego è stato un fenomeno, forse il più grande giocatore di tutti i tempi, ma anche una grande persona dentro lo spogliatoio, per quello che ho potuto scoprire dai racconti di chi ci ha giocato assieme, come Ciro Ferrara o tanti altri. Un vero leader, una persona che prima di ogni cosa metteva i propri compagni, anche davanti a sé stesso. Maradona è stato un calciatore per cui valeva la pena pagare il biglietto: ho avuto la fortuna di giocarci contro e vederlo nel sottopassaggio dello stadio di Bergamo e l'emozione è stata grandissima".

I suoi derby -  "Ho dei ricordi bellissimi dei derby tra Juventus e Torino. In particolare, ricordo con affetto quello che vincemmo 5-0 (il 3 dicembre 1995, ndr). Ho avuto la fortuna di giocare in una Juventus fortissima e ci siamo spesso tolti grandi soddisfazioni nel derby della Mole".

L'Atalanta - "Quando si parla di Atalanta, vanno riconosciuti i grandi risultati ottenuti in questi anni. L'allenatore e la società, insieme e con un grande progetto, hanno raggiunto traguardi impensabili e obiettivi incredibili. Non tutte le annate iniziano nello stesso modo, ovviamente: l'Atalanta sta stentando nelle prime fasi del campionato e dopo un avvio molto buono ha lasciato qualche punto per strada con qualche prestazione non positiva. In Champions però ha fatto molto bene e le basta non perdere ad Amsterdam per proseguire il cammino: non sarà un match facile, perchè l'Ajax gioca un ottimo calcio e a Liverpool (pur perdendo) ha sfiorato più volte il gol. Al di là del doppio risultato a disposizione, non va sottovalutato l'impegno: la Dea sa trasformarsi in Champions e sicuramente punterà più su quella partita che su quella del weekend. Sono sicuro che, quando non avrà più il doppio impegno, torneremo a vedere la "solita" Atalanta anche in Serie A. Quella forte, devastante e capace di mettere tutti in difficoltà".

Hysaj - "Come caratteristiche io e lui siamo simili. Si tratta di un giocatore che non viene mai definito importante o valutato come un elemento indispensabile, invece penso che sia un giocatore imprescindibile nello spogliatoio e nella rosa del Napoli. Lo conosco, allenandolo in Nazionale (è vice di Reja nell'Albania, ndr), e oltre a saper ricoprire e bene ogni ruolo del reparto arretrato, riesce a dare al Napoli quell'equilibrio difensivo che a volte gli azzurri faticano a trovare. Ritengo che sia uno di quei giocatori che devono sempre essere presenti, in una squadra che punta a vincere qualcosa di importante. Nei grandi club ci sono i campioni, ma per vincere servono anche giocatori che dicono sempre "presente" con prestazioni ottimali quando vengono chiamati in causa. Hysaj fa parte della categoria e lo sta dimostrando in questa prima parte di stagione, con Gattuso, trovando spazio sia a destra che a sinistra".

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