All’interno del suo ultimo album Affetto Placebo, Raige, noto rapper piemontese, si è raccontato attraverso diverse tematiche, dall’amore in tutte le sue forme, passando per il suo passato, fino a toccare anche lo sport con “Scuola Calcio“. Nel corso di un’intervista a FootballNews24 il cantante ha spiegato nel dettaglio il significato di questa canzone, soffermandosi inoltre sull’andamento della propria squadra del cuore, la Juventus. Lo scorso anno ha pubblicato il nuovo album “Affetto Placebo“, dove all’interno è presente la canzone “Scuola Calcio” in cui paragona il calcio alla vita. Che messaggio voleva dare? “E’ una fotografia di quello abbiamo vissuto noi, gli “young veteran”, la generazione a cavallo tra gli anni gli anni 90 e 2000. Il campetto era un luogo di aggregazione vero e proprio, dove abbiamo imparato i primi valori. Io, ad esempio, pesavo 120 kg ed era ovvio che non sarei mai arrivato in Serie A, però lì ho imparato a dare il 100%, a mettercela tutta.” Nella canzone nominate diversi calciatori importanti, tra i quali Del Piero, Ševčenko, e Maradona. Chi tra tutti è il suo preferito? “Per una questione di appartenenza, di vicinanza logistica e di città, per il fatto che ha sempre trasmesso il valore dell’integrità e di appartenenza: Alex Del Piero.” Restando su “Scuola Calcio” e prendendo spunto dai valori che ha nominato, si può dire che questa canzone sia anche un inno ad un calcio che non c’è più? “Il calcio, per come la penso io, è lo specchio dei tempi che viviamo. Ad oggi è tutto più veloce, dalla musica, passando dall’informazione fino alla permanenza di un calciatore in una squadra. Anche il modo di approcciarsi alla tifoseria lo trovo cambiato.”
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A ritmo di rap: Raige: “Conte all’Inter è stato un colpo al cuore, non faccio pronostici sulla Juve perchè li sbaglio”
Raige “Ecco la mia Scuola Calcio. Juve? Manca il bel gioco…”. Raige si racconta: dalla sua Scuola Calcio alla sua Juventus, quella di Maurizio Sarri
Entrando più in una sfera personale, qual è la sua squadra del cuore? “Juventus! Assolutamente Juventus!” Come giudica la stagione della squadra di Sarri fino a questo momento? “Non ho mai criticato Allegri figuriamoci se lo faccio con Sarri che c’è da pochissimo. Ero contentissimo quando in estate lo hanno ufficializzato, finalmente avevamo la possibilità di avere un “bel gioco”. Sarri fa parte di questa nuova generazione di manager, dove gli allenatori si occupano anche del mercato, e probabilmente alla Juventus questo è difficile, il 90% degli acquisti erano già stati fatti e ad oggi sta facendo quello che può fare con la formazione a disposizione, che forse non è totalmente congeniale a lui. Mi sento di dire che ad inizio campionato ero molto più fiducioso sulla possibilità di raggiungere certi obiettivi rispetto a quanto lo sia ora, mi sembra che la squadra giochi peggio di come giocava ad inizio anno. La palla gira non gira veloce come imporrebbe il gioco di Sarri.” Lui stesso ha ammesso di faticare nell’instaurare i propri meccanismi all’interno degli schemi della squadra. “Ecco, la mia paura è che lui non abbia abbastanza polso all’interno dello spogliatoio, quando hai una squadra con talenti cristallini e il numero uno al mondo devi saperti comportare in una certa maniera. Nel caso non ci riuscisse sarebbe un grande problema.”
C’è una tua canzone che assoceresti alla stagione della Juventus? “Associo il mio ultimo singolo “Occhi Inverno”, proprio perchè non vedo coesione. Prima del ritornello dice “Sempre, dicevi sempre, il tuo abbraccio sarà il mio salvagente contro il mare e controcorrente”, nella speranza che arrivi questo abbraccio e faccia davvero da salvagente. Possiamo giocarci ancora tutto, dipenderà dalle prossime settimane. Domenica contro l’inter sarà dura senza pubblico.” La Juve parte svantaggiata giocando un match così importante a porte chiuse? “Chi è stato all’Allianz Stadium sa bene che i tifosi possono fare la differenza, è uno stadio contenuto ma i tifosi creano sempre una grandissima bolgia, è come quando un cantante sale sul palco e sente il boato del pubblico, ti da una carica enorme.” E’ come se un cantante facesse un concerto senza pubblico? “Esatto, è proprio così. Essere senza pubblico, sia per un cantante che per un calciatore, è surreale, così come la situazione che stiamo vivendo. La scelta che ha preso il governo è giusta, con la salute non si scherza.” Quali sono le sue sensazioni? La Juventus riuscirà a portare a casa la vittoria?
“Quando faccio pronostici sbaglio sempre quindi preferisco astenermi (ride; ndr), sicuramente è una partita che sento molto di più rispetto alle altre, c’è una rivalità storica”.- Proprio riguardo alla rivalità storica, come ha visto il passaggio di Conte all’Inter?
“E’ stato un gran colpo al cuore, mi è dispiaciuto molto. Per la Juventus ha fatto tanto, ogni tifoso l’ha amato molto, riesce a cambiare completamente una squadra e riesce a gestire lo spogliatoio come poche persone sanno fare in Italia. A livello mediatico è in grado di scaricare ogni tipo di responsabilità della squadra su se stesso. Una figura di questo tipo sta mancano alla Juve.” Crede che i tifosi bianconeri, facendo un riferimento alla tua musica, potrebbero dedicare il ritornello di “Dimenticare” (‘Per non dimenticare che comunque vada ovunque andrai, sarai parte di me’) a Conte? “Oddio.. (ride; ndr), questo non lo so, il trasferimento all’Inter è davvero difficile da digerire. Per quanto mi riguarda vorrò sempre bene al mister, ho molta stima verso di lui per quello che ha fatto per la Juventus, sia da calciatore che da allenatore. Ultimamente si parla molto di cattiveria negli stadi, non credo però che le persone quando gridano “Vaff*****o” a Conte vogliano davvero che vada a fan***o, sono parole dettate dalla goliardia e da uno spirito di sfida vissuta in quel momento. Se ci tolgono anche gli sfottò cosa facciamo? (ride; ndr).
Tornando alla canzone “Scuola Calcio”, nella seconda strofa viene nominata la frase “Andiamo a Berlino” pronunciata da Fabio Caressa alla fine della telecronaca di Italia – Germania 2006. Proprio riguardo alla Nazionale, come vedi la squadra di Mancini in vista degli Europei? “Devo essere sincero, l’Italia l’ho seguita poco perchè guardo poco la TV, ho però visto che stiamo portando a casa grandissimi risultati. Credo che le grandi squadre, ma non solo, come Juventus, Inter e Lazio debbano investire sui nostri giovani, sono loro il nostro futuro. Se squadre di profilo internazionale iniziano a mettere in campo i loro ragazzi, facendoli fare esperienza, si arriverebbe all’Europeo più preparati, come fanno le altre Nazionali, ad esempio. Guardiamo la Francia, quanti giocatori abbiamo con la stessa esperienza di Mbappè?. Mancini comunque sta facendo un grande lavoro, ma questa non è una novità, ha sempre dimostrato di essere un bravissimo allenatore.” Ultima domanda, mettendo da parte il calcio, a gennaio ha pubblicato il nuovo singolo “Occhi Inverno”, ha qualche altro progetto per il futuro prossimo? “Sì, sicuramente uscirà un nuovo pezzo prima dell’estate. Mi prenderò il mio tempo con la giusta calma perchè ho vissuto sulla mia pelle la frenesia capendo in seguito che in realtà quando esci con le cose giuste al momento giusto, come successo con “Occhi Inverno” che in un mese ha fatto centinaia di migliaia di streaming, è sempre la scelta più sensata perchè si tratta di emozioni, quando tiri fuori qualcosa di vero e sincero alla gente arriva. La mia volontà è quindi quella di pubblicare nuova musica nel momento in cui sono sicuro di quello che sto facendo e, proprio per questo motivo, mi sto prendendo il tempo necessario.”
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