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A ritmo di rap: Raige: “Conte all’Inter è stato un colpo al cuore, non faccio pronostici sulla Juve perchè li sbaglio”

COMO, ITALY - MARCH 04:  Head coach FC Internazionale Antonio Conte looks on during FC Internazionale training session at Appiano Gentile on March 4, 2020 in Como, Italy.  (Photo by Claudio Villa - Inter/Inter via Getty Images)

Raige “Ecco la mia Scuola Calcio. Juve? Manca il bel gioco…”. Raige si racconta: dalla sua Scuola Calcio alla sua Juventus, quella  di Maurizio Sarri 

Redazione DDD

All’interno del suo ultimo album ​Affetto Placebo​, Raige, noto rapper piemontese,  si è raccontato attraverso diverse tematiche, dall’amore in tutte le sue forme,  passando per il suo passato, fino a toccare anche lo sport con “​Scuola Calcio​“. Nel  corso di un’intervista a FootballNews24 il cantante ha spiegato nel  dettaglio il significato di questa canzone, soffermandosi inoltre sull’andamento  della propria squadra del cuore, la Juventus. Lo scorso anno ha pubblicato il nuovo album “​Affetto  Placebo​“, dove all’interno è presente la canzone “​Scuola  Calcio​” in cui paragona il calcio alla vita. Che messaggio voleva  dare?  “E’ una fotografia di quello abbiamo vissuto noi, gli “young  veteran”, la generazione a cavallo tra gli anni gli anni 90 e 2000. Il campetto era un luogo di aggregazione vero e proprio, dove  abbiamo imparato i primi valori. Io, ad esempio, pesavo 120 kg  ed era ovvio che non sarei mai arrivato in Serie A, però lì ho  imparato a dare il 100%, a mettercela tutta.”  Nella canzone nominate diversi calciatori importanti, tra i quali  Del Piero, Ševčenko, e Maradona. Chi tra tutti è il suo  preferito?  “Per una questione di appartenenza, di vicinanza logistica e di  città, per il fatto che ha sempre trasmesso il valore dell’integrità  e di appartenenza: Alex Del Piero.” Restando su ​“Scuola Calcio” ​e prendendo spunto dai valori  che ha nominato, si può dire che questa canzone sia anche un  inno ad un calcio che non c’è più?  “Il calcio, per come la penso io, è lo specchio dei tempi che  viviamo. Ad oggi è tutto più veloce, dalla musica, passando  dall’informazione fino alla permanenza di un calciatore in una  squadra. Anche il modo di approcciarsi alla tifoseria lo trovo  cambiato.”

Il rapper Raige attende Juventus-Inter

Entrando più in una sfera personale, qual è la sua squadra del  cuore? “Juventus! Assolutamente Juventus!” Come giudica la stagione della squadra di Sarri fino a questo  momento? “Non ho mai criticato Allegri figuriamoci se lo faccio con Sarri che  c’è da pochissimo. Ero contentissimo quando in estate lo hanno  ufficializzato, finalmente avevamo la possibilità di avere un “bel  gioco”. ​Sarri fa parte di questa nuova generazione di manager​,  dove gli allenatori si occupano anche del mercato, e  probabilmente alla Juventus questo è difficile, il 90% degli  acquisti erano già stati fatti e ad oggi sta facendo quello che può  fare con la formazione a disposizione, che forse non è totalmente  congeniale a lui. Mi sento di dire che ad inizio campionato ero  molto più fiducioso sulla possibilità di raggiungere certi obiettivi  rispetto a quanto lo sia ora, mi sembra che la squadra giochi  peggio di come giocava ad inizio anno. La palla gira non gira  veloce come imporrebbe il gioco di Sarri.” Lui stesso ha ammesso di faticare nell’instaurare i propri  meccanismi all’interno degli schemi della squadra. “Ecco, la mia paura è che lui non abbia abbastanza polso  all’interno dello spogliatoio, quando hai una squadra con talenti  cristallini e il numero uno al mondo devi saperti comportare in  una certa maniera. Nel caso non ci riuscisse sarebbe un grande  problema.”

C’è una tua canzone che assoceresti alla stagione della  Juventus? “Associo il mio ultimo singolo “Occhi Inverno”, proprio perchè non  vedo coesione. Prima del ritornello dice “Sempre, dicevi sempre, il  tuo abbraccio sarà il mio salvagente contro il mare e controcorrente”, nella speranza che arrivi questo abbraccio e  faccia davvero da salvagente. Possiamo giocarci ancora tutto,  dipenderà dalle prossime settimane. Domenica contro l’inter  sarà dura senza pubblico.”  La Juve parte svantaggiata giocando un match così  importante a porte chiuse?  “​Chi è stato all’Allianz Stadium sa bene che i tifosi possono fare la  differenza​, è uno stadio contenuto ma i tifosi creano sempre una  grandissima bolgia, è come quando un cantante sale sul palco e  sente il boato del pubblico, ti da una carica enorme.” E’ come se un cantante facesse un concerto senza pubblico? “Esatto, è proprio così. Essere senza pubblico, sia per un cantante  che per un calciatore, è surreale, così come la situazione che  stiamo vivendo. La scelta che ha preso il governo è giusta, con la  salute non si scherza.”  Quali sono le sue sensazioni? La Juventus riuscirà a portare a  casa la vittoria?

“Quando faccio pronostici sbaglio sempre quindi preferisco  astenermi (ride; ndr), sicuramente è una partita che sento molto  di più rispetto alle altre, c’è una rivalità storica”.- Proprio riguardo alla rivalità storica, come ha visto il passaggio  di Conte all’Inter?

“E’ stato un gran colpo al cuore, mi è dispiaciuto molto. Per la  Juventus ha fatto tanto, ogni tifoso l’ha amato molto, riesce a cambiare completamente una squadra e riesce a gestire lo  spogliatoio come poche persone sanno fare in Italia. A livello  mediatico è in grado di scaricare ogni tipo di responsabilità della  squadra su se stesso. Una figura di questo tipo sta mancano alla  Juve.”  Crede che i tifosi bianconeri, facendo un riferimento alla tua  musica, potrebbero dedicare il ritornello di ​“Dimenticare” (‘Per  non dimenticare che comunque vada ovunque andrai, sarai  parte di me’) ​a Conte?  “Oddio.. (ride; ndr), questo non lo so, il trasferimento all’Inter è  davvero difficile da digerire. Per quanto mi riguarda vorrò  sempre bene al mister, ho molta stima verso di lui per quello che  ha fatto per la Juventus, sia da calciatore che da allenatore.  Ultimamente si parla molto di cattiveria negli stadi, non credo  però che le persone quando gridano “Vaff*****o” a Conte vogliano  davvero che vada a fan***o, sono parole dettate dalla goliardia e  da uno spirito di sfida vissuta in quel momento. Se ci tolgono  anche gli sfottò cosa facciamo? (ride; ndr).

Tornando alla canzone ​“Scuola Calcio”, ​nella seconda strofa  viene nominata la frase ​“Andiamo a Berlino” ​pronunciata da  Fabio Caressa alla fine della telecronaca di Italia – Germania  2006. Proprio riguardo alla Nazionale, come vedi la squadra di  Mancini in vista degli Europei? “Devo essere sincero, l’Italia l’ho seguita poco perchè guardo  poco la TV, ho però visto che stiamo portando a casa grandissimi  risultati. Credo che le grandi squadre, ma non solo, come  Juventus, Inter e Lazio debbano investire sui nostri giovani, sono loro il nostro futuro. Se squadre di profilo internazionale iniziano  a mettere in campo i loro ragazzi, facendoli fare esperienza, si  arriverebbe all’Europeo più preparati, come fanno le altre  Nazionali, ad esempio. Guardiamo la Francia, quanti giocatori  abbiamo con la stessa esperienza di Mbappè?. Mancini  comunque sta facendo un grande lavoro, ma questa non è una  novità, ha sempre dimostrato di essere un bravissimo  allenatore.”  Ultima domanda, mettendo da parte il calcio, a gennaio ha  pubblicato il nuovo singolo ​“Occhi Inverno”​, ha qualche altro  progetto per il futuro prossimo?  “Sì, sicuramente uscirà un nuovo pezzo prima dell’estate. Mi  prenderò il mio tempo con la giusta calma perchè ho vissuto  sulla mia pelle la frenesia capendo in seguito che in realtà  quando esci con le cose giuste al momento giusto, come  successo con “Occhi Inverno” che in un mese ha fatto centinaia  di migliaia di streaming, è sempre la scelta più sensata perchè si  tratta di emozioni, quando tiri fuori qualcosa di vero e sincero  alla gente arriva. La mia volontà è quindi quella di pubblicare  nuova musica nel momento in cui sono sicuro di quello che sto  facendo e, proprio per questo motivo, mi sto prendendo il tempo  necessario.”

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