Alessio Cragno: “Al Cagliari mi sento a casa, saprò essere riconoscente”

Tutto in pochi giorni: la salvezza con il Cagliari e la maglia azzurra di Italia-San Marino, sempre alla Sardegna Arena. Alessio Cragno, portiere del Cagliari, ritiene che questo percorso sia fantastico: "A inizio stagione la salvezza era un obiettivo minimo. Dal 90′ della gara col Parma, penso di sì. Da quel momento sette risultati utili di fila, con i pareggi di Napoli e Milano. Un percorso fantastico. Io leader? Sono qui da tanto tempo, ho il dovere di spiegare a chi arriva e ai giovani cosa significa indossare questa maglia. Se per leader si intende aiutare i compagni ed essere sempre positivo, allora lo sono".

A La Nuova Sardegna, le dichiarazioni di Cragno, riportate da Calciocasteddu.it, si soffermano anche sul prossimo Europeo: "Per vincere una manifestazione di così alto livello non basta la qualità, serve anche un po’ di fortuna. Spesso sono gli episodi a fare la differenza. Dal punto di vista tecnico non abbiamo nulla da invidiare alle altre. Il valore aggiunto è l’entusiasmo che ha questa Nazionale. Indossare quella maglia è già un grandissimo onore. Farlo nello stadio di casa sarebbe un’emozione ancora più forte. Il mio futuro? La cifra la fa il mercato, faccio fatica e non mi permetto di dare io una valutazione. Gioie e delusioni? La convocazione in azzurro, ma anche la salvezza di quest’anno e la promozione in A col Benevento sono pagine importanti mentre brucia ancora la retrocessione col Lanciano In C. Se ci ripenso provo ancora dispiacere".

Cragno ricorda la sua parata più bella e il suo rapporto con la Sardegna: "Quella su Quagliarella a Genova con la Sampdoria nel febbraio 2019. Una deviazione ravvicinata che ho tolto dalla linea di porta. Frequento Villasimius, mi piace il mare, la spiaggia, la sabbia. Dovunque vai è uno spettacolo. A Cagliari ormai è come stare dove sono nato. Da tanti anni vivo qui. Il Cagliari Calcio è casa mia, tutte le presenze in Serie A le ho fatte in rossoblù. E’ la società che mi ha lanciato e ha creduto in me, posso solo essere riconoscente".