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L’ambizione del Milan è soprattutto una: riuscire a tenere Gigio Donnarumma

I conti che devono tornare e il Fair play finanziario: nel mezzo il talento di Gigio Donnarumma

Redazione Derby Derby Derby

di Mattia Marinelli -

L'8 luglio è stato il Giampaolo-day: appena uscito sul piazzale di Casa Milan, un centinaio di tifosi hanno intonato al tecnico rossonero il coro "Giampaolo portaci in Champions". Sulla Gazzetta, Arrigo Sacchi ha scritto: "Negli anni scorsi Giampaolo h centrato tutti gli obiettivi: salvezza, valorizzazione dei giovani, football divertente, arriva quindi al Milan con credenziali migliori delle mie, in più lo hanno scelto Boban e Maldini due dirigenti affidabili e competenti.

Insomma, Giampaolo lo aveva detto anni fa "il calcio è nei dettagli", come la camicia slacciata fino al terzo bottone alla Galeone per non prendersi troppo sul serio e come le domande annotate su carta per poter pianificare meglio le risposte. In fondo, dalla serie C al Milan è la chiusura del cerchio, per lui tutta la squadra deve sentire la stessa musica e interpretare lo stesso spartito di gioco senza formule stravaganti e ha anche rispedito al mittente il tentativo plateale di appioppargli il gradimento per Praet "Ne abbiamo tanti come lui".

Intanto Boban ha riempito di fiducia l'ambiente rossonero "Prenderemo giocatori di grande classe, non soltanto giovani, il Milan è il Milan. Questa proprietà ha ambizioni molto più grandi di quanto pensa la gente". Dal canto suo, Paolo Maldini ha provato a riavvicinare Donnarumma al Milan "L'idea di averlo con noi per tanti anni è la prima che ci passa per la testa, per il momento siamo su questa posizione".

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