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calcio italiano

Amedeo Carboni: “Ai miei tempi Roma e Lazio partivano per vincere i derby, non il campionato”

GOETEBORG, SWEDEN - MAY 19:    Fussball: UEFA Pokal 03/04, Finale, Goeteborg; Olympique Marseille - FC Valencia 0:2; Didier DROGBA / Marseille, Amedeo CARBONI / Valencia 19.05.04.  (Photo by Friedemann Vogel/Bongarts/Getty Images)

Ricordi giallorossi per l'ex difensore della Roma e del Valencia

Domenico La Marca

Durante il programma "Taca La Marca" in onda su Radio Musica Television è intervenuto Amedeo Carboni, dirigente sportivo ed ex difensore di Roma e Valencia tra le tante, il quale si è soffermato sulla ripresa del calcio e su tanti altri temi. La ripresa: "Questa è una situazione di emergenza e tutte le decisioni prese creeranno sempre insidie. Per l'importanza del calcio soprattutto a livello economico bisogna andare avanti e continuare anche se gli scenari non sono positivi." Le semifinali di Coppa Italia: "Ci saranno colpi di scena, invece quattro mesi fa Juventus e Napoli erano favorite. Ora si parla che le squadre con giocatori brevilinei possano essere avvantaggiate, ma non abbiamo certezze, siamo tutti curiosi di vedere cosa accadrà". Valencia-Atalanta: "La partita dell'andata aveva scatenato una serie di circostanze non gradevoli, visto tutto quello che ha portato il virus. Ci sono stati tanti discorsi da bar, era meglio se tutti stavano zitti, anche Gasperini avrebbe potuto evitare, così come il Valencia, la cosa migliore è guardare avanti".

Amedeo Carboni romanista, nel 1996

Amedeo Carboni romanista, nel 1996

L'Atalanta: "L'Atalanta non la considero una sorpresa, la grande novità è vedere la loro continuità e il loro cinismo sotto porta. Non me li sarei aspettati in Champions League in questo modo, ma se lo hanno fatto altre squadre perché non potrebbe farlo anche l'Atalanta, che è un gruppo forte e guidato bene". Scambi di mercato Barcellona-Italia: "Lo scambio tra le grandi squadre c'è sempre stato, al Barcellona interessa Lautaro, in passato si era parlato di un passaggio di Vidal in nerazzurro. I top club si guardano tra di loro per vedere cosa poter prendere, anche lo scambio tra Pjanic e Arthur può avvenire". Fernan Torres-Napoli: "È un pò difficile che possa arrivare a Napoli. Conoscendo i procuratori aspira ad una squadra ancora più grande degli azzurri e a determinati compensi".

Benitez: "Bisogna dare merito a Benitez per ciò che è successo a Napoli, con lui c'è stato un salto di qualità, sono arrivati giocatori del calibro di Higuain, Callejon e Albiol. Uscì dalla Champions con 12 punti e lui è l'uomo ideale per quelle società che hanno intenzione di tornare nel calcio che conta". Cuper: "Era una persona molto semplice ed essenziale, trovò un grande gruppo e fu importante per farci diventare letali. Eravamo molto solidi e competitivi, non segnavamo molto ma eravamo pericolosi. Era un Valencia che con Benitez è cresciuto ancora di più. All'Inter non ha ottenuto quanto sperato e ricordo che mi insultò visto che rifiutai di seguirlo all'Inter. Dopo la partita di Roma contro la Lazio mi disse che era colpa mia che non avevo voluto seguirlo". Le parole di Luis Milla: "Mi sento orgoglioso per il fatto che mi considerava determinante per la squadra, ma penso che non sarei stato risolutivo per la squadra in quella finale di Champions League contro il Bayern. Non poter giocare quella sfida fu doloroso. Sono sempre stato molto grintoso ed un uomo squadra". Ricordi dei derby di Roma: "Ai miei tempi l'obiettivo delle squadre non era vincere il campionato, ma vincere i derby stagionali, a seconda del risultato rischiavi di essere contestato. Queste sfide vengono vissute per tanto tempo e l'atmosfera allo stadio mi rimarrà per sempre impressa".

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