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Angelo Alessio: “La Juventus è diventata umana, all’Inter di Conte è mancato qualcosa ma lui non si arrende…”

KILMARNOCK, SCOTLAND - AUGUST 04: Kilmarnock manager Angelo Alessio looks on during the Ladbrokes Premier League match between Kilmarnock and Rangers at Rugby Park on August 04, 2019 in Kilmarnock, Scotland. (Photo by Ian MacNicol/Getty Images)

Angelo Alessio, ex collaboratore di Antonio Conte ed ex allenatore degli scozzesi del Kilmarnock

Domenico La Marca

Durante il programma Taca La Marca, in onda su Radio Musica Television, è intervenuto Angelo Alessio, tecnico ed in passato vice di Antonio Conte, il quale ai nostri microfoni si è soffermato sul finale di stagione e su tanto altro. Scudetto Juventus – “Non è stata la Juventus che ha dominato come gli ultimi anni, è stata un’annata strana, forse un po' più umana da parte della Juventus. Ha perso tante partite, subito molti gol, ma alla fine dei conti ha meritato lo scudetto per due ragioni: la prima per l’abitudine a vincere e l’altra perché indubbiamente ha la rosa migliore e quindi con tante partite ravvicinate ha sopperito alle assenze con altri calciatori di egual valore. Merito anche di Sarri, che è riuscito a far coesistere Dybala e Ronaldo, si è inventato Cuadrado terzino destro, c’è stata la crescita di De Ligt e di un centrocampista come Bentancur nella seconda parte di stagione in maniera esponenziale.”

Antonio Conte e Angelo Alessio nell'aprile 2013 alla Juventus

"La sfida al Lione - “La motivazione per questa partita sarà al massimo, ma credo anche che sarà una sfida difficile. Negli ultimi anni la Juventus ci ha abituato ad avere una difesa molto forte, mentre quest’anno ha subito tante reti, parte da una situazione di svantaggio recuperabile, però sarà sicuramente la prova del nove, perché tutti aspettano di vedere la Juventus passare il turno. Le ultime partite non hanno lasciato un buon segno, ci auguriamo tutti di vedere un’altra Juventus.” Conte e Inter - “Cercherà in tutti i modi di vincere, lo potrà fare quest’anno in Europa League. Credo che qualcosa non abbia funzionato in campionato e in Champions League, però rimane che quest’anno è stata l’unica vera antagonista della Juventus per lo scudetto, nella seconda parte l’Atalanta è venuta fuori in modo esponenziale, mentre la Lazio ha avuto tantissime difficoltà passando dal secondo posto al quarto. Credo che la voglia di Antonio è di vincere, farà di tutto l’anno prossimo per portare l’Inter alla vittoria.”

"Osimhen e il Napoli - “Per costruire una squadra da vertice ci vogliono diversi anni, è chiaro che i grandi giocatori contribuiscano a ridurre il gap. Il Napoli negli ultimi anni è sempre arrivato in Champions, ha fatto annate buone e strepitose, quest’anno un po' meno, mostrando un ottimo calcio. Per rimanere ai vertici bisogna investire, questo De Laurentiis lo ha capito, mi aspetto altri giocatori, oltre Osimhen.” Barcellona-Napoli - “Il Napoli dovrà fare una partita senza sbagliare nulla, ciò che si augurano tutti, anche se il Barcellona nelle ultime partite ha dimostrato delle difficoltà oggettive, però è una sfida dove parte con il vantaggio del doppio risultato, e credo che gli azzurri debbano fare una partita perfetta.”

"Esperienza Chelsea con Conte – “Il miglior calcio in questo momento è in Premier League, che ha un fascino particolare, ha molta più intensità rispetto il campionato italiano, ma anche perché fondamentalmente gli arbitri fischiano meno falli rispetto a quanto vediamo in A ed inoltre ci sono ottimi giocatori. Non c’è la pressione e la tensione che si vive in Italia. Siamo riusciti al Chelsea a vincere il primo anno la Premier League, che era reduce da un decimo posto, e poi la successiva stagione la Coppa d’Inghilterra, competizione molto seguita. Essere riusciti a vincere tutte e due le maggiori competizioni in Inghilterra è stato un grande risultato.” Kantè – “Kantè non dimentichiamo è campione del mondo, ha vinto due anni consecutivi il miglior giocatore d’Inghilterra, potrebbe essere quel calciatore che tanto potrebbe servire all’Inter.”

"Eriksen – “Tantissimi calciatori di spessore hanno avuto difficoltà ad ambientarsi il primo anno e credo che faccia parte di un processo dove è incappato Eriksen, che ha le qualità e le doti per poterlo dimostrare e credo che troverà il suo spazio.” Esperienza in Scozia – “In Scozia praticamente ci sono due squadre che ogni anno si contendono il titolo: Celtic e Glasgow Rangers. Poi c’è l’Aberdeen che ha una proprietà americana e poi ci sono le altre. Il Kilmarnock dove ero io, prende solo giocatori in prestito, è una piccola società. Sono andato con tanto entusiasmo, credendo di poter fare un buon lavoro, poi arrivati a metà anno la società ha cambiato idea, sono stato premiato come miglior allenatore scozzese nel mese di ottobre e poi dopo un mese e mezzo sono stato licenziato. Dispiace moltissimo, perché credevo di poter realizzare un ottimo lavoro, sono andato perché la Scozia è un campionato in crescita e molto seguito in Inghilterra. Poteva essere un trampolino di lancio per un club inglese.”

"La nazionale del 2016 - “C’è stato un grande lavoro dietro, Antonio ha costruito una squadra, anche se non c’erano tanti giocatori altisonanti, un gruppo di giocatori che dava il massimo e lo stesso chi veniva chiamato in causa. Si era creato quell'ambiente positivo tale da giocarci la qualificazione con la Germania. Le partite disputate, l’ardore agonistico, la voglia di vincere e quello che si è fatto è rimasto negli occhi di tutti e credo che il risultato sia stato più che positivo.”

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