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calcio italiano

Angelo Gregucci: “Per lo Scudetto duello Juve-Lazio – Azmoun al Napoli? Il talento non basta, la Serie A è dura…”

BRUNECK, ITALY - JULY 31:  FC Internazionale Milano new second coach Angelo Gregucci  gestures during of the FC Internazionale Juvenile Team training Session on July 31, 2016 in Bruneck,  (Photo by Marco Luzzani - Inter/FC Internazionale via Getty Images)

Tra campionato e mercato

Domenico La Marca

"Durante il programma "Taca La Marca" in onda su Radio Musica Television è intervenuto Angelo Gregucci, allenatore dell'Alessandria ed ex difensore della Lazio, il quale si è soffermato sulla ripresa del calcio e su tanti altri temi. La ripresa del calcio: "Aspettarsi qualcosa è un pò difficile, siamo in uno stato di emergenza, che ha portato ad una lunga pausa. Il lockdown ha causato scompensi e c'è bisogno di mettere apposto la macchina, inoltre ci sarà il rischio di infortuni.” La Lazio in lotta per il titolo: "La Lazio sotto il profilo motivazionale è la squadra più forte, hanno sempre cercato di allenarsi al massimo e la possibilità di vincere lo scudetto è un'occasione ghiotta. Sono consapevoli che l'obiettivo si può conquistare, dipenderà molto dalle prime partite.“ L'Inter di Conte: "Anche per l'Inter le prime partite saranno determinanti, se i nerazzurri riusciranno a recuperare qualche punto, allora potrebbero rientrare in gioco, ma tutto sommato vedo uno scontro tra Juventus e Lazio, inoltre non ci sarà l'interferenza Champions, quindi tutti saranno concentrati sul campionato".

"Esperienza Inter: "Mancini ha sempre avuto grande ambizione e personalmente fui dispiaciuto di quella separazione a pochi giorni dall’inizio del campionato. Ho visto Roberto fare di tutto per ridurre il gap con la Juventus, ha provato a creare una squadra ambiziosa, chiedendo calciatori come Aguero e Yaya Touré, non so cosa sia successo visto che proprio in quel periodo si stava realizzando il passaggio societario tra Thohir e il gruppo Suning.” Azmoun-Napoli: "È un ragazzo iraniano molto talentuoso. Ambisce ai grandi club europei, visto che il campionato russo lo assesta ad un livello in cui se ne riconosce il potenziale ma poi si fa fatica a dimostrarlo ad altissimi livelli.” Esperienza alla Lazio: "Si giocava la storia di una società che era in grande difficoltà. Quando si deve commemorare qualcosa si invitano i vincitori dello scudetto e i giocatori del -9. La storia biancoceleste va divisa in due parti: la prima e poi la seconda caratterizzata dalla rinascita della Lazio in cui ci salvammo dalla Serie C con lo spareggio di Napoli. Ho riaccompagnato il club capitolino sino all'Europa e da lì la squadra ha iniziato ha raccogliere vittorie importanti che sono culminate con lo scudetto del 2000".

"Gascoigne: "Era un ragazzo meraviglioso e molto generoso. Sotto il profilo tecnico era eccezionale e poi era un pò bizzarro. Sarei molto felice se la restante parte della sua vita fosse più serena.” La semifinale di Coppa Italia con l'Alessandria: "È stato per questa terra un rispolverare dei grandi ricordi risalenti agli anni '60 con un giocatore eccezionale come Gianni Rivera. Abbiamo dato una boccata fresca a quei ricordi. Non giocavamo mai in casa e siamo andati in giro per l'Italia a disputare delle partite memorabili. Ci siamo regalati un torneo storico". I playoff: "Ci sono più di 20 club e ognuno ha ambizioni per conquistare l’ultimo posto utile per la promozione in B.  Tutte le squadre hanno l'obiettivo di vincere ed anche noi cercheremo di dire la nostra. La condizione fisica non sarà ottimale e ci saranno diversi fattori determinanti come le condizioni climatiche. In questo momento tutte le squadre partono alla pari".

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