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Atalanta-Fiorentina: Bonaventura e Prandelli, due gocce nel grande mare degli ex di questa sfida

FLORENCE, ITALY - DECEMBER 07: Giacomo Bonaventura of ACF Fiorentina battles for the ball with Gianluca Scamacca of Genoa CFC during the Serie A match between ACF Fiorentina and Genoa CFC at Stadio Artemio Franchi on December 7, 2020 in Florence, Italy.  (Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)

La rivincita degli ex: domani al Gewiss Stadium l’Atalanta ospiterà la Fiorentina

Redazione DDD

di Marco Alborghetti -

Senza Ilicic nemmeno convocato, domani saranno ben 6 gli ex in campo di Atalanta e Fiorentina. Cifra già di per sé notevole, ma ripercorrendo l’intera storia dei vari incroci tra le due società, il totale ammonterebbe a ben 85! Elencarli tutti richiederebbe uno sforzo da monaco amanuense del Medioevo, ma è comunque lecito concentrarci sui protagonisti della prossima sfida di campionato.

(Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)

ROSA DI EX

Partiamo subito da coloro che domani prenderanno parte fin da subito o a gara in corso alla sfida di Bergamo. Per quanto fatto con la maglia nerazzurra, ci si aspetta grande emozione da parte di Giacomo Bonaventura, che proprio nel quadriennio 2010-2014 a Bergamo esplose, passando poi al Milan. Una ferita che tuttora rimane aperta in alcuni tifosi nerazzurri.

Da un giocatore estroso all’altro: Luis Muriel deve molto alla sua recente esperienza a Firenze (2019), e in maglia viola ha potuto riscattarsi dopo i tempi bui passati a Siviglia (8 gol in sole 35 presenze dal 2017 al 2019).

Parlare degli assenti non è educato, ma in questo caso per Josip Ilicic possiamo fare un’eccezione. Lo sloveno a Firenze non è stato mai amato dalla tifoseria a causa del suo carattere fumantino e discontinuità di rendimento che lo hanno sempre ostacolato sulla strada per diventare un top Player. In 138 presenze realizzò 37 reti e 18 assist, ma nel 2017 dovette lasciare il club per trovare maggiore fortuna alla Dea.

Passiamo infine ai guardiani della porta. Marco Sportiello dopo la titolarità trovata nel 2014 grazie alla cessione di Consigli al Sassuolo, nel 2017 complice il mercato e i malumori dettati dall’inamovibilità di Etrit Berisha, nel 2018 passò ai viola per trovare continuità. Il passo successivo al Frosinone e la cessione proprio di Berisha consentì al portiere di Desio di ritornare alla corte di Gasperini.

Pierluigi Gollini deve tanto alla fiducia mostrata da Gasperini, ma non dimentica di certo al sua esperienza nelle giovanili della Fiorentina, che gli permisero di farsi le ossa poi in Inghilterra al Manchester United e all’Aston Villa.

Dulcis in fundo, non certamente per ordine di importanza, Cesare Prandelli, forse l’unico bresciano amato dai bergamaschi.

L’allenatore viola sa cosa significa giocare ed allenare a Bergamo: cresciuto nella Cremonese, nell’anno ’78-’79 passò alla Dea, dove realizzò una rete in 27 presenze. Dopo una lunga esperienza alla Juventus, nel 1985 ritorna a Bergamo e termina la sua carriera da calciatore.

Sempre a Bergamo esordisce nella nuova veste da allenatore, dove trova maggiore gloria soprattutto a livello giovanile. Dopo aver vinto il campionato con gli Allievi nel 1991-92,la stagione successiva passa alla guida della Primavera, vincendo campionato e il torneo di Viareggio. Breve e da dimenticare la sua esperienza alla guida della prima squadra nell’autunno del 1993, come sostituto di Guidolin, appena esonerato. Al termine della stagione, la sua Atalanta retrocesse in Serie B.

Tanti saranno i ricordi che affolleranno la mente dei vari ex che scenderanno in campo, e sicuramente la voglia di farsi rimpiangere di qualcuno potrebbe rendere ancora più pepata la sfida tra nerazzurri e viola.

 

 

 

 

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