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A TUTTO MARTEN

Atalanta, De Roon: “Vorrei chiudere la mia carriera a Bergamo”

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In un'intervista rilasciata a DAZN, il centrocampista della Dea parla del suo passato in Olanda e del suo futuro a Bergamo

Marco Alborghetti

Marten De Roon è tra i senatori dell'Atalanta di Gasperini, nonché tra gli uomini più amati e apprezzati, perché in campo ci mette sempre tutto se stesso per la squadra e per i tifosi.

In un'intervista rilasciata a DAZN, il centrocampista olandese ha svelato alcuni aneddoti sulla sua carriera, parlato dei suoi desideri futuri e del suo speciale rapporto con i social.

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A TUTTO MARTEN - "Il compagno e l'avversario più forti? Eriksen e Frenkie de Jong. I giorni più belli e più brutti della mia vita? La nascita delle mie figlie e le finali perse con l'Atalanta. L'avversario più fastidioso? Saponara, ho subito 10 tunnel da lui il primo anno. Il mio migliore amico nel calcio? Freuler. De Roon-Freuler sono? Una coppia. La partita che vorrei rigiocare? Atalanta-Lazio, Atalanta-Juventus (le finali di Coppa Italia) e Atalanta-Psg. Il sogno da realizzare? Sogno la felicità della mia famiglia e la loro salute".

GRAZIE A VAN BASTEN - De Roon parla dei suoi inizi in Olanda, con un cenno speciale a Marco Van Basten, che intravide in lui la stoffa del leader: "All'Heerenveen ho avuto Marco Van Basten come tecnico. Mi ha dato tanto. Una persona bravissima, parlavamo spesso. All'inizio giocavo poco, poi mi ha dato sempre più fiducia, anche la fascia da capitano che per un 23enne voleva dire tanto. Mi diceva: 'Sei uno che parla in campo, sei un leader'".

RICORDI OLANDESI - "Il mio primo ricordo legato al calcio?Risalgono agli anni 90 con Overmars, Bergkamp. L'Ajax era la squadra più forte del mondo. Mi sono innamorato del calcio con loro. Mia mamma mi ha sempre detto che quando ho iniziato a camminare, ho sempre voluto giocare a pallone: sempre e solo calcio. La prima volta in campo, mi ricordo bene, c'era un torneo e non avevo ancora 5 anni, ho giocato tutto il giorno e mi sono detto che non avrei voluto fare altro".

RE DEI SOCIAL -"Quasi tutti i calciatori pubblicano post molto seri, ma il calcio non è sempre così: è bello scherzare, capita spesso anche negli spogliatoi. Ogni tanto uso un po' di ironia e 'pepe'... Alla fine, siamo persone normali. Anche io sono un papà, un marito e sono stato un bambino. Sui social mostro che non sono perfetto: faccio gli errori, la faccia strana... Mi diverto, mi piace scherzare e fare diversamente rispetto agli altri".

LA CRESCITA CON GASP -" Gasperini? La sua mentalità fa la differenza, conosce solo la vittoria. Non esiste il 90-95%, ma solo il 100% sia in gara sia in allenamento. Lui ha fatto la differenza con tanti giocatori, che grazie a lui sono migliorati oppure hanno avuto la possibilità  di andare altrove. Gioca sempre in maniera offensiva e lo ringrazio: mi ha fatto crescere".

BERGAMO PER SEMPRE - "Ritiro? Non sono più un ragazzino. A fine mese saranno 31 anni, ma qui sto benissimo: sto crescendo e spero di poter chiudere la carriera a Bergamo. Secondo me, non ci saranno problemi".

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