DDD
I migliori video scelti dal nostro canale

calcio italiano

Brescia e Verona, Mareco: “Jorginho perfetto per la Juve di Sarri, fin da ragazzino Hamsik era di un’altra categoria”

BRESCIA, ITALY - JANUARY 30:  Victor Hugo Mareco of Brescia Calcio reacts to Kevin Constant of AC Chievo Verona during the Serie A match between Brescia Calcio and AC Chievo Verona at Mario Rigamonti Stadium on January 30, 2011 in Brescia, Italy.  (Photo by Dino Panato/Getty Images)

Opinioni e ricordi da parte di Victor Hugo Mareco, ex difensore di Brescia e Verona

Domenico La Marca

Durante il programma "Taca La Marca" in onda su Radio Musica Televisione è intervenuto Victor Hugo Mareco, ex difensore di Brescia e Verona tra le tante, il quale si è soffermato sulla sua iniziativa benefica promossa in Paraguay e su tanti altri temi, ecco quanto raccolto:

Jorginho: "A Verona ho passato un anno spettacolare e il tifo è pazzesco. Jorginho l'ho conosciuto da giovanissimo e ha qualità eccezionali, per me potrebbe giocare benissimo nella Juve di Sarri. È un punto cardine della Nazionale e si esprime ad altissimi livelli con la maglia del Chelsea."

Gamarra-Inter: "Mi chiedo sempre cosa non abbia funzionato all'Inter visto che per noi in Paraguay è uno dei migliori di sempre, è stato un pilastro della difesa dell'albiroja. Probabilmente ha pagato lo scotto di giocare con grandi campioni e quindi non è riuscito ad esprimersi al meglio delle sue possibilità."

Il difensore preferito: "Un difensore che mi ha sempre impressionato è Maldini, un altro punto di riferimento era Montero, parliamo di grandi giocatori."

I duelli in campo: "Dico sempre che ho giocato nel periodo più bello, visto che affrontavi attaccanti straordinari, ma ovviamente ciò rendeva il tuo compito più difficile. Nella seconda partita di Serie A a San Siro mi trova di fronte Vieri, che fu capace di realizzare quattro reti. Credo che proprio nella sfida di ritorno riuscii a mettere in difficoltà il bomber dell'Inter, offrendo un'ottima prestazione."

Hamsik: "La carriera realizzata da Marek a Napoli è stata incredibile, si è guadagnato tutto partendo dal basso. Era giovanissimo quando arrivò al Brescia, dopo tre settimane con le giovanili salì in prima squadra e ci fece vedere subito la stoffa del campione, la sua personalità lo distingueva dagli altri, difatti con noi tirava i calci di rigore."

Tare: "Il periodo in cui giocammo insieme ero molto giovane, si vedeva la sua professionalità e la sua serietà, che lo caratterizzano anche adesso nel suo lavoro da direttore sportivo della Lazio. È un perfezionista e non regala niente, infatti anche le partitelle settimanali le viveva appieno e quando stavo in squadra con lui nutrivo sempre una grande apprensione perchè quando perdeva si arrabbiava tantissimo."

Offerte dalle big: "Che io sappia c'era stato qualche interessamento del Palermo e della Roma in Italia, inoltre avevo altre richieste in Europa come quella dello Shakhtar Donetsk, ma sono contento di essere rimasto 9 anni a Brescia."

Mazzone: "A Mazzone devo tutto, mi ha fatto esordire in Serie A, mi ha insegnato il rispetto e il sacrificio in campo, valori che i giovani devono apprendere al meglio per poter crescere. Mi ricordo in allenamento Baggio era intoccabile, infatti il vice di Mazzone, Menichini, ad inizio seduta ci avvisava quali sarebbero state le conseguenze... ."

Vittoria con la Juve: "Quella partita fu fantastica, battere le grandi squadre è sempre un'emozione speciale, visto che in quegli anni vi erano formazioni stratosferiche, colme di grandi campioni ed era difficile che potessero perdere qualche incontro".

Baggio e Guardiola: "Sono calciatori con cui sogni di giocare e riuscirci vale doppio, visto che hanno lasciato un segno indelebile nel calcio non solo italiano ma mondiale."

Pensiero per Brescia: "A Brescia sono legato in maniera speciale e sono sempre in contatto con tanti amici. Devo tanto all'Italia per la mia vita, la mia carriera e il mio essere, mi addolora molto vedere quanto si stia soffrendo. Mi hanno sempre accolto bene sia tifosi che il presidente Corioni che mi ha preso che ero molto giovane e mi ha permesso di giocare al top."

La ripresa: "Dico sempre ciò che penso e in questa situazione non perde solo il calcio, ma tutti. Sono dell'idea che bisogna fermarsi questa stagione, visto che ci sono tante vite perse ed ancora a rischio. È vero, che ci sono molti capitali in gioco ma la vita non ha prezzo."

Iniziativa benefica: "È una decisione difficile, considerato che ci sono tanti ricordi di giocatori importanti, ma la situazione merita questo sacrificio e possiamo fare anche di più per tutte queste persone in difficoltà. Soprattutto qui in Paraguay c'è molto bisogno di aiuto e se devo scegliere tra il mio armadio di magliette e dare una mano alla gente, non ho dubbi. Diverse sono state vendute come quelle di Baggio, di Cavani e di Ronaldinho. L'asta è stata chiusa 2 giorni fa e speriamo che altri giocatori possano unirsi alla causa."

 

Potresti esserti perso