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Cagliari, Di Francesco: “Calendario difficile per tutti, peccato non dare continuità a Godin e difficile sostituire Nandez”

CAGLIARI, ITALY - NOVEMBER 07: Cagliari's Eusebio di Francesco reacts  during the Serie A match between Cagliari Calcio and UC Sampdoria at Sardegna Arena on November 07, 2020 in Cagliari, Italy. (Photo by Enrico Locci/Getty Images)

Il Cagliari si prepara alla sfida di domani alle 20.45 all’Allianz Stadium di Torino contro la Juventus

Redazione DDD

Eusebio Di Francesco, alla vigilia di Juventus-Cagliari, ha risposto alle domande dei giornalisti nella consueta conferenza stampa pre-gara. Dominante, naturalmente il tema della positività di Godin al test-Covid e alla relativa assenza di Nandez: "Purtroppo il tampone di Godin è risultato positivo, e anche Nandez rimarrà a casa in via precauzionale nonostante il test sia negativo. La difficoltà in questo periodo c’è per tutti, ma preparare le partite in 12 ore per aspettare che tornino i nazionali condiziona tanto il nostro lavoro. Penso a Godin e Nandez, ma anche Lykogiannis che è tornato infortunato. Non condivido le partite internazionali, si giocano troppe gare con poco recupero e tantissimi viaggi. Questi calendari non aiutano, contando anche che abbiamo la Coppa Italia, ma penso anche a chi gioca in Europa, La stanchezza per le tante gare e i viaggi può influire, ma tanti giocatori dovranno stringere i denti e giocare comunque. Marin è atterrato ieri alle 22:30 a Cagliari, avendo dormito poco il giorno prima e avendo viaggiato tanto, ma gli chiederò un sacrificio. Quali siano le condizioni dei giocatori appena tornati? Lo scopriremo solo domani. Chi al posto di Nandez? Non sarà facile farne a meno, ha sempre giocato in tutti i ruoli fornendo prestazioni di altissimo livello. Penso sia inutile andare a cercare il sostituto perfetto di Nahitan: un giocatore simile a lui in squadra non c’è. Sarà un dispiacere anche non dare continuità a Godin, ma cercheremo di lavorare sulla compattezza di squadra. Certo, lavorare è un parolone, considerando che ci mancavano più di dieci giocatori".

(Photo by Valerio Pennicino/Getty Images)

(Photo by Valerio Pennicino/Getty Images)

I pensieri del tecnico del Cagliari sono proiettati soprattutto sull'assetto della squadra sarda contro la Juventus: "Chi giocherà avrà una grande opportunità. Tripaldelli è uno di quelli che potrebbero partire dall’inizio, ma anche altri. Si è allenato con il gruppo ieri e oggi e potrebbe essere uno di quelli che partirà titolare. Andremo a giocarcela a viso aperto per dimostrare che possiamo dire la nostra contro chiunque e chi ha avuto meno spazio potrà far vedere il suo valore, e quale occasione migliore di farlo che in una partita così?. La Juve ha un nuovo allenatore, con nuove idee e nuovi giocatori, ma allo stesso tempo hanno altissima qualità: non gioca Bonucci ed entra De Ligt; Alex Sandro è appena tornato. Ci sono giocatori di altissimo profilo, e in più un Morata ritrovato. A chi pensa che questa sia la Juve peggiore degli ultimi anni dopo 7 partite dico che ha la sfera di cristallo: mi sembra un po’ presto per fare giudizi, sia su di loro che su di noi. Loro è vero che sono in difficoltà in campionato, ma stanno anche andando benissimo in Champions, e comunque hanno una rosa di qualità. Noi non andremo a Torino per perdere, ma giocheremo dando il massimo e cercheremo di portare via il risultato migliore. Chi ci prende come vittima sacrificale della Juve che riparte sbaglia. Ounas e Sottil? Non direi prima chi gioca per non dare il minimo vantaggio a nessuno, ma se supportare quattro attaccanti era difficile prima figuriamoci adesso. Però posso dirvi anche che mi piace rischiare e ne sono capace, aspettatevi di tutto per la formazione. In questo momento sono un po’ in alto mare, la notizia di Diego ha scompigliato le carte e sto valutando diversi aspetti. Ma la notte porterà consiglio, domani faremo una rifinitura e rivedrò tatticamente qualcosa per prendere le decisioni più giuste. Rog a sinistra? È vero che eravamo più equilibrati con Marko sulla fascia e Nahitan in mezzo, ma bisogna ammettere che eravamo anche meno offensivi. Però contro la Samp volevo questo: non subire e saper ripartire. Rog a sinistra è stata una soluzione che non mi ha fatto impazzire, difficilmente lo riproporrò".

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