Gigi Riva è ancora contento per la salvezza raggiunta in extremis dal Cagliari: “Alla lunga è uscito fuori il gruppo. C’è stato un momento in cui ero preoccupato, poi è arrivata una reazione magnifica. Ai miei tempi ci tenevamo: giocavamo per la gente. Io la gamba ce la mettevo sempre, lo dice la mia storia. Dopo un 1-3 a San Siro, il 31 ottobre del 1970 scesi in campo con la Nazionale in Austria e, infatti, me la ruppero. Forse avremmo vinto un altro scudetto, quell’anno“.
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SALVEZZA OK, LA SARDEGNA NELLE VENE...
Cagliari, Gigi Riva promuove Semplici: “Ha rimesso la cose a posto, ma senza il gruppo…”
Rombo di Tuono ha detto la sua sul finale di stagione del Cagliari: “Alla lunga è uscito fuori il gruppo, la reazione è stata magnifica".
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Queste le altre dichiarazioni ai microfoni de L’Unione Sarda e raccolte da Calciocasteddu.it: "Semplici? Promosso. Ha rimesso le cose a posto, anche se è stata decisiva la reazione del gruppo. Ma non darei la croce addosso a Di Francesco: negli ambienti calcistici è risaputo che sia un tecnico preparato. La mia storia? Arrica tentò di vendermi tre o quattro volte. Mi diceva: ti ho dato alla Juve, prendi l’aereo. Ma io non andavo. Stavo qua. A Torino mi avrebbero fatto ponti d’oro. Ma non volevo andare perché la mia storia col Cagliari era troppo bella. Cagliari rappresenta la più grande soddisfazione della mia vita: è diventata la mia casa, la mia famiglia, il mio mondo. Quando sono venuto qua avevo perso papà e mamma, ho recuperato psicologicamente il rapporto con il calcio. Ormai la Sardegna è nelle mie vene“.
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