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calcio italiano

Carlo Zotti: “Donnarumma qualche errore ma si è sempre ripreso, fra i più forti c’è anche Cragno”

LEVERKUSEN, GERMANY - OCTOBER 19:  Carlo Zotti of Roma organises his defence during the UEFA Champions League match between Bayer Leverkusen and AS Roma at held at the Bay Arena on October 19, 2004 in Leverkusen, Germany.  (Photo by Stuart Franklin/Getty Images)

I giovani portieri italiani visti da Carlo Zotti, ex portiere della Roma

Domenico La Marca

Durante il programma "Taca La Marca" in onda su Radio Musica Television è intervenuto Carlo Zotti, ex portiere di Roma e Sampdoria tra le tante, il quale si è soffermato sulle vicende del calcio italiano e su tanti altri temi. Roma: "La Roma sta disputando una stagione altalenante, dovuta a questioni societarie e non di natura tecnica, ci sono partite di livello che si intrecciano con prestazioni che non rispecchiano i valori della squadra. Bisogna trovare la giusta armonia interna". Pau Lopez: "È stato sfortunato a commettere un grave errore nel derby, però bisogna giudicare nel complesso e ha fatto una buona stagione. Mi piace tecnicamente e lo seguivo già dai tempi in cui militava in Spagna. La difesa non gli ha dato una grossa mano, ma la società deve fare di tutto per trattenerlo perché può diventare un giocatore molto importante". Le nuove leve: "Cragno è uno dei più forti insieme a Meret e Donnarumma. Il portiere del Napoli farà una grande carriera e mi piace molto come giocatore, Donnarumma è migliorato tanto anche dal punto di vista tecnico, sebbene sia ancora molto giovane, rappresenta il futuro del ruolo e della nazionale italiana".

Donnarumma, erede di Buffon: "Credo che possa essere il dopo Buffon, ha esordito giovane e mantiene standard molto alti, ha commesso errori ma si è sempre ripreso alla grande. Al momento è l'unico che posso indicare come il vero e proprio erede di Buffon". Nazionale under 21 del 2004: "Quella squadra e quell'esperienza la porto nel cuore, vincemmo l'europeo e fu un'esperienza indimenticabile. Arrivai tardi nel giro della nazionale ma riuscii a partire per la spedizione. La rosa era composta da grandissimi giocatori che poi due anni dopo hanno vinto la coppa del mondo. La vittoria dell'europeo non è stata una sorpresa, avevamo giocatori di grande livello in ogni ruolo". De Rossi in panchina: "Lo vedo molto bene, è un leader, se dovesse intraprendere questa carriera farebbe la differenza. In molti diventano allenatori, ma ce ne sono pochi che fin da subito mostrano le loro qualità e De Rossi ha la stoffa da leader e riuscirebbe ad emergere anche in questa seconda carriera, perché non basta solo il nome ma bisogna studiare e mettersi di nuovo in gioco".

Alternanza Meret-Ospina: "È una questione delicata che negli ultimi anni è stata adottata da molti allenatori. Il primo a farlo è stato Ancelotti al Real Madrid, è difficile da gestire, ma se fatta in maniera intelligente può essere favorevole per tutti.” Trattativa saltata con il Milan: "Non ci fu nulla di eclatante, in quel momento avevo molte offerte ed ero in scadenza. Ci fu una trattativa per il rinnovo ed avevo alcune proposte tra cui il Milan. Braida aveva chiamato Capello per informarsi, mi fu fatta un’offerta, ma pochi giorni dopo ci fu una proposta di contratto importante da parte della Roma, la quale accettai per amore dei giallorossi.”

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