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Daniele Russo: “Montella aveva previsto l’1-1 e la vittoria ai rigori di Doha, volevamo il Papu sia a Firenze che a Milano”

Daniele Russo, il silenziosissimo vice di Montella

Parla per la prima volta il vice di Vincenzo Montella

Redazione DDD

“Ilicic e Papu fanno parte di quella categoria di calciatori che fanno giocare bene un’intera squadra. Donnarumma? Spero che si tolga ulteriori soddisfazioni rimanendo al Milan per tanti anni ancora”. E’ questo il parere di Daniele Russo, vice di Vincenzo Montella dal 2011, intervenuto a EuropaCalcio.it. Gli aneddoti nello specifico:  “Di aneddoti calcistici con Vincenzo ne ho molti; tra i tanti, la vittoria della Supercoppa a Doha col Milan contro la Juventus che sembrava imbattibile, una squadra ricca di campioni dopo un mercato stellare a differenza del nostro, che fu incentrato su prestiti e acquisti di calciatori senza contratto. Vincemmo meritatamente la Coppa: prima dell’inizio della partita, Vincenzo mi diede un biglietto da leggere alla fine della gara e incredibilmente c’era scritto che avremmo vinto ai rigori dopo l’1-1 dei 90 minuti".

"Un altro aneddoto riguarda la partita di ritorno degli ottavi di finale di Champions League col Siviglia contro il Manchester United di Mourinho; mentre tornavamo in campo per il secondo tempo, Vincenzo mi disse: “Ma perché ti preoccupi tanto, tra un po’ mettiamo Ben Yedder e vinciamo la partita”, fini 1-2 con doppietta di Ben. Diciamo che qualche volta non ha azzeccato, ma quando dimostra di essere convinto, gran parte delle volte le becca”.

E il Papu Gomez?  “Avendo uno stretto rapporto lavorativo e di amicizia con Vincenzo da tanti anni, mi ascolta molto sui pareri qualitativi dei calciatori; il Papu mi impressionò subito in allenamento, fin dal primo giorno. Aveva qualità tecniche importanti; rapidissimo nel dribblare e calciare, grande piede destro, si vedeva che aveva le stigmate del grande giocatore. Il Papu è stato uno dei nostri grandi rimpianti: sia a Firenze che a Milano, io e Vincenzo facemmo del tutto per poterlo allenare nuovamente, ma la dirigenza della Fiorentina non era convinta del suo valore; fu così che andò all’Atalanta per un prezzo bassissimo rapportato alle sue qualità. Ai tempi del Milan ci riprovammo, ma l’Atalanta lo considerava incedibile e così a malincuore non se ne fece nulla. Volendo, il Papu può confermare le nostre assidue telefonate di mercato (ride, ndr); non sono sorpreso di quanto ho visto e sto vedendo da lui: è un professionista esemplare nonché un ragazzo stupendo e sempre positivo, amato dai compagni di squadra”.

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