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Quelli dell’Atletico presentano Theo: al Milan deve rimanere concentrato

di Mattia Marinelli – Nella giornata di ieri, 5 luglio, è stato depositato in Lega il contratto di Theo Hernandez, tecnicamente prima ufficialità del Milan in vista della stagione 2019/20. Il laterale mancino arriva dal Real Madrid a...

Redazione Derby Derby Derby

di Mattia Marinelli -

Nella giornata di ieri, 5 luglio, è stato depositato in Lega il contratto di Theo Hernandez, tecnicamente prima ufficialità del Milan in vista della stagione 2019/20. Il laterale mancino arriva dal Real Madrid a titolo definitivo dopo il prestito dello scorso anno alla Real Sociedad.

È dunque il giorno di Theo Hernandez al Milan. Il laterale francese classe 1997, dopo aver superato le visite mediche e firmato il suo nuovo contratto, lascia ufficialmente il Real Madrid per vestire la maglia rossonera. Un acquisto che Paolo Maldini ha voluto a tutti i costi, un profilo perfetto per la filosofia del nuovo 'Diavolo': giovane, talentoso e dai costi non proibitivi (operazione da circa 20 milioni di euro). TuttoMercatoWeb.com ha avuto il piacere di farsene raccontare pregi e difetti dal suo ex allenatore ai tempi dell'Atletico Madrid, Roberto Fresnedoso, con una particolare attenzione anche al quinto Europeo Under 21 vinto ieri dalla Rojita: "Theo ha un grande talento e una velocità impressionante, assicura una spinta costante sulla fascia ed è sempre pericoloso in fase di attacco. Può essere senza alcun dubbio un acquisto importante per la corsia laterale del Milan e di qualsiasi altra squadra. Viene da due campionati convincenti nella Liga tra Alavés e Real Sociedad, quindi già tanta esperienza nonostante i suoi 21 anni. Insieme alla fiducia del Real, che la scorsa estate ci ha puntato forte versando la sua clausola risolutiva con l'Atletico, mi sembrano tutte delle garanzie piuttosto chiare sul suo potenziale rendimento".

Non solo: "Spetterà proprio al Milan far fare a Theo l'ultimo salto a livello di maturazione. È un ragazzo ancora giovanissimo, è vero che ha vissuto delle fasi un po' critiche durante la sua vita, ma ora deve concentrarsi solamente sulla sua carriera. Penso che il calcio italiano e una società con tanto blasone come il Milan possano rappresentare per lui il posto giusto in cui trovare fiducia, equilibrio e soprattutto consacrarsi come professionista".

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