DDD
I migliori video scelti dal nostro canale

calcio italiano

Ex Parma, Massimo Paci: “Ancelotti non fa schemi difensivi, a Manolas-Koulibaly sono mancati i meccanismi di Sarri”

PESCARA, ITALY - APRIL 13:  Massimo Paci of Siena rejoice after the own goal by Damiano Zanon of Pescara, goal 0-2 during the Serie A match between Pescara and AC Siena at Adriatico Stadium on April 13, 2013 in Pescara, Italy.  (Photo by Giuseppe Bellini/Getty Images)

L'ex difensore di Parma, Lecce, Siena, Brescia e Pisa: "Le mie domeniche contro Ibrahimovic erano molto complicate"

Domenico La Marca

Durante il programma "Taca La Marca" in onda su Radio Musica Television è intervenuto Massimo Paci, allenatore ed ex difensore di Parma e Lecce tra le tante, il quale si è soffermato sulla ripresa del calcio e su tanto altro. La ripresa: "Dal punto di vista federale la ripresa era inevitabile. Ora il problema è di tipo logistico, visto che si dovranno giocare tante partite in poco tempo. Dal punto di vista sportivo, per i calciatori è molto difficile riprendere partendo dalla forma fisica. Sono contento di rivedere il calcio ma la gestione sarà difficile". Sarri: "Ho studiato Sarri, è un allenatore fantastico che a Napoli aveva trovato la sua dimensione, ha bisogno di giocatori giovani e predisposti al suo modo di intendere il calcio, che necessita di essere svolto alla lettera. A Napoli abbiamo visto il gioco più bello d'Italia. Alla Juventus non è stato possibile questo, visto che i campioni bianconeri difficilmente si possono contestualizzare all'interno di schemi tattici di gioco, Sarri è stato bravo ad adattarsi ai suoi giocatori e tutto sommato non abbiamo ancora visto la Juventus al massimo del suo potenziale. Bisogna dargli tempo".

TURIN, ITALY - AUGUST 31: Gonzalo Higuain (C) of Juventus is challenged by Kalidou Koulibaly (L) and Kostas Manolas of Napoli during the Serie A match between Juventus and SSC Napoli at Allianz Stadium on August 31, 2019 in Turin, Italy. (Photo by Tullio Puglia - Juventus/Juventus FC via Getty Images)

La coppia Manolas-Koulibaly: "Il Napoli è passato da una difesa che operava in maniera automatica, dove tutto era sotto controllo con Sarri, ad Ancelotti, con il quale non c'erano grandi schemi difensivi visto che il tecnico ha avuto sempre a disposizione nella sua carriera campioni assoluti in questo reparto, così forse non si è sviluppato in maniera ottimale l'intesa tra i due centrali.” Favorita Serie A dopo la Juventus: "Senza lo stop sicuramente la Lazio sarebbe stata la favorita per la vittoria finale. Dopo la sosta si riparte da zero e non si può prevedere la forma dei giocatori e l'equilibrio delle squadre". La difesa a tre di Conte: "La difesa a 3 è completamente diversa da quella a 4. La prima necessita di maggiore aggressività, mentre la seconda di rigore logico. Skriniar e Godin sono giocatori più congeniali per le difesa a quattro, pertanto in questo momento non rendono al loro massimo".

Kulusevski: "È un giocatore moderno di grande gamba e velocità. È difficile dire se è pronto per la Juventus, sarà un acquisto importante, ma non sarà semplice imporsi e giocare con costanza. Deve dimostrare tutte le sue qualità". Atmosfera San Paolo: "Ho sempre sofferto in diversi stadi e uno di questi era il San Paolo. Era un problema mio e il San Paolo incute pressione e timore. È uno stadio glorioso dove ha giocato il miglior giocatore di tutti i tempi. Ovviamente tali sensazioni svanivano quando scendevo in campo.” Il Milan di Pioli: "Giampaolo all'inizio non è riuscito a trovare la sua dimensione in una piazza difficile che presenta tante problematiche. Manca l'unità di spogliatoio che è composto da tanti giocatori giovani. Con l'arrivo di Ibrahimovic è cambiato qualcosa a livello di personalità. Pioli è un ottimo allenatore e sicuramente la presenza del campione svedese lo ha aiutato. Per allenare i rossoneri c'è bisogno di valori, equilibrio e fiducia, tenendo sempre in considerazione che si tratta di una piazza che pretende molto.”

Duelli: “Ibrahimovic è stato il più difficile da affrontare. Ho sempre passato delle brutte domeniche. Ero un calciatore fisico, ma contrastarlo era molto complicato.” Futuro: "Sto muovendo i primi passi da allenatore, molti miei colleghi vogliono subito la grande piazza, ma sono dell'opinione che per arrivare in alto c'è bisogno di tanta gavetta. Per l'anno prossimo sono venute fuori delle squadre ma al momento è ancora tutto fermo.”

Potresti esserti perso