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BORJA VALERO E LA PROMOZIONE TOSCANA

Firenze, Borja Valero: finta smentita del centro sportivo Lebowski, in realtà è un grande elogio

Firenze, Borja Valero: finta smentita del centro sportivo Lebowski, in realtà è un grande elogio

Lo spagnolo potrebbe tornare in campo sui campi del campionato di promozione toscana, lo cercano CS Lebowski e Settignanese

Redazione DDD

Borja Valero al centro sportivo Lebowski? Secca smentita dell'associazione. Ma in realtà, guardando bene fra le righe, il sogno rimane. E i temi della smentita sono in realtà i motivi per cui il Lebowski potrebbe far indossare la propria maglia proprio a Borja...

Il comunicato: "In risposta alle voci messe in circolazione da giornalisti faziosi e cattivi (senza fare nomi, Benedetto Ferrara), il Centro Storico Lebowski smentisce categoricamente l’esistenza di una trattativa con Borja Valero. Il giocatore è forte, certo, ma non rientra nei parametri del nostro Club dal punto di vista delle caratteristiche umane. Come ben sapete se ci seguite, noi cerchiamo di farci strada senza tanti scrupoli nel calcio moderno applicando con costanza le sue dure regole e le sue spietate ricette: individualismo, esasperazione, egoismo, risultati a ogni costo, trasformazione dei tifosi in meri consumatori. Come potremmo quindi essere interessati a un giocatore sincero, sensibile e umile, intelligente, attaccato alla maglia che indossa, consapevole mentre gioca di star rappresentando una comunità, capace di mettersi a disposizione del gruppo? Inoltre, non comprendiamo come Borja Valero possa essere tanto innamorato della nostra città da decidere di rimanerci a vivere una volta finito il percorso calcistico con la Fiorentina. Questo sentimento ci sembra rivelare un bagaglio emotivo che mal si sposa con le ambizioni del Centro Storico Lebowski. A noi i tipi passionali che sanno pensare con il cuore e che sono disposti a mettersi in gioco, si sa, non son mai piaciuti. Infine, anche il carattere intimo, autentico e semplice della sua comunicazione sui social non ci pare intonato con l’urlata spettacolarizzazione a tutti i costi che il calcio di oggi richiede. Noi non amiamo i giocatori che riflettono sulle mille sfumature della libertà, dell’amore per il gioco e dei suoi valori: il calcio si fa diversamente, perbacco! P.S. Ovviamente, stiamo scherzando.

Nei prossimi giorni, chissà, magari avremo l'opportunità di spiegare a Borja chi siamo, e cosa vorrebbe dire per noi (e per lui) indossare la maglia del Lebowski. Nel frattempo lasciateci sognare #borjagrigionero, ringraziare quel pazzo, romantico visionario di Benedetto e soprattutto lasciateci friggere, che c'è una Sagra da fare e una Cooperativa da autofinanziare, perché i grandi cambiamenti non avvengono da soli".

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