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MATTEOLI INDICA LA VIA

Gianfranco Matteoli innamorato del Cagliari ma schietto e chiaro: “Deve pensare a salvarsi”

Gianfranco Matteoli, gloria del Cagliari, ha rilasciato una lunga intervista radiofonica: "Trovare la quadra per togliersi soddisfazioni"

Redazione DDD

Gianfranco Matteoli, leggenda cagliaritana negli anni ’90, ha parlato in una lunga intervista nella trasmissione radiofonica “Il Cagliari in diretta”, in onda ieri su Radiolina. Questo il suo ricordo di quegli anni gloriosi: "Noi abbiamo fatto benissimo, siamo arrivati a un passo da un risultato incredibile, ma personalmente ho sempre in mente un Cagliari che è quello dello scudetto. Ero un ragazzino, sono cresciuto nel mito di Gigi Riva, ma col tempo ho capito quanto fossero veramente forti i giocatori dell’epoca. Ciò che ha fatto quella squadra è irripetibile. L’orgoglio di giocare per la squadra che rappresenta la propria terra, le proprie radici è sicuramente una bella soddisfazione. Farlo indossando la fascia da capitano ti carica di una responsabilità incredibile. Lo sanno bene i vari Piras, Zola e più recentemente Nicolò Barella. Ma negli anni dell’Europa la fascia avvolgeva il braccio di Matteoli: Per ogni ragazzo sardo l’obiettivo, la cosa già bella è giocare per il Cagliari. Io ci sono arrivato dopo e Nicolò ci è arrivato prima. Chiaro che fare il capitano poi è molto importante. Devi essere in grado di formare un gruppo, gli obiettivi oltre al campo sono altri. Devi creare uno zoccolo duro, nel mio caso quello dei sardi Festa, Pusceddu e Sanna. Ma anche gli altri che sono arrivati sono diventati sardi. Penso a Matteo Villa. Nel Cagliari odierno Joao Pedro deve cercare di fare veramente gruppo, dare qualcosa in più non solo dentro il campo".

Nel Cagliari di oggi c’è un giocatore che piace particolarmente a Gianfranco Matteoli, si tratta di Marko Rog, come raccolto da CagliariNews24: "Purtroppo si è fatto male ma il mio giocatore preferito è Rog. Lo avevano visto a suo tempo nel Napoli e lo avevo segnalato a chi di dovere. Quando è venuto a Cagliari mi sono stupito. Penso che possa giocare in grandi società, senza nulla togliere al Cagliari. I suoi compagni? Sono dei buoni giocatori, un po' in difficoltà in questo momento. Le aspettative erano alte e quando ti va male qualche partita le cose iniziano a scricchiolare. Se non hai personalità poi vai in difficoltà. In questo momento devi essere bravo a fare gruppo e io penso che loro con il carattere degli uruguaiani siano abituati a questo, a cementare il gruppo. Andrea Carboni? Da noi, nella nostra scuola calcio, è venuto sotto età, poi si ruppe un braccio e dovemmo aspettare per richiamarlo. Da quando lo conosco non è cambiato: serio e con la testa giusta per arrivare a traguardi importanti".

Sembra ormai fatta per l’arrivo del centrocampista della Fiorentina. Può essere l’uomo giusto per il Cagliari? Secondo Matteoli "Duncan è un ottimo giocatore. Alla Fiorentina non è riuscito ad emergere, ma penso che Cagliari sia un ambiente ideale per ogni giocatore. Lui sa giocare a calcio e può essere un’innesto importante. Il Cagliari deve pensare innanzitutto a salvarsi dal principio, non a qualificarsi per l’Europa: è la stessa teoria che abbiamo messo in campo quando andammo in Uefa. Dopo aver raggiunto la tranquillità in classifica, ci guardammo in faccia dicendoci che sarebbe stato un peccato non giocarcela fino in fondo. Eravamo un gruppo forte, ma lo è anche quello di oggi. Se trovano la quadra giusta possono togliersi delle soddisfazioni".

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