Dopo aver trascorso gran parte della propria carriera in Italia, con le maglie di Juventus, (dove ha vissuto il caso Calciopoli), Sampdoria, Genoa, Lecce e Fiorentina, Ruben Olivera gioca attualmente in Serie D, nell’ Aprilia Racing Club. Questa, come dichiarato ai microfoni di Football News nel corso di un’intervista in esclusiva, sarà la sua ultima stagione da calciatore, una volta terminata infatti, l'uruguaiano inizierà il percorso per diventare allenatore.
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Gioca ad Aprilia ma vuole allenare: Olivera, il patentino Uefa e la sua storia con Fabio Capello
Ruben Oliveira a 360 gradi
Ha giocato per diverse squadre, dove ha il ricordo più bello? “L’esperienza più emozionante è sicuramente stata quella con la maglia della Juventus, a Torino sono cresciuto molto, sia come persona che come giocatore”. Cosa ricorda della sua esperienza alla Juventus? “Degli anni che ho passato in bianconero, oltre che ai fantastici compagni di squadra, ricorderò sempre la professionalità e la serietà della società. Se ogni giocatore che veste questa maglia dice che il mondo Juventus è unico nel suo genere, non è un caso, è davvero una cosa a parte rispetto alle altre squadre”.
Cosa pensa degli scudetti delle stagioni 2004-05 e 2005-06 revocati in seguito al processo Calciopoli? “Vederci togliere gli scudetti è stata una brutta sorpresa, noi giocatori non eravamo nemmeno a conoscenza di ciò che stesse accadendo, è una situazione che ha fatto molto male, sia a me che a tutta la squadra. E’ stato un peccato tutto questo, avevamo una grande rosa, se avessimo continuato insieme avremmo potuto fare grandi cose, anche in Europa”.
Qual è l’allenatore con cui, nel corso della sua carriera, ha legato maggiormente? “Non mi sono mai legato particolarmente agli allenatori, credo che ognuno debba fare il suo, rispettando i propri ruoli e a prescindere dalle scelte, sono cresciuto con questa mentalità. Posso però dire che ho molta stima per Gasperini, quest’ultimo ho avuto la fortuna di averlo al Genoa”.
Che tipo di allenatore era Fabio Capello? “Capello è un grande allenatore, sa gestire alla perfezione i giocatori importanti, non guardava mai in faccia nessuno”. Ha avuto come allenatore anche Marcello Lippi, cosa ricorda di lui? “Anche Lippi è molto bravo a gestire i grandi campioni all’interno dello spogliatoio, lui però ha un modo di fare più pacato rispetto a Capello. Mi sono trovato bene con entrambi, sono due grandi allenatori”.
Oltre alla Juventus in Italia ha vestito anche le maglie di Sampdoria, Genoa, Lecce, Fiorentina, Brescia e Latina. Quale tra queste esperienze ricorda con maggiore gioia? “Tra queste esperienze le più positive credo siano state quelle con il Genoa e con il Lecce. In Liguria abbiamo sfiorato per un solo punto la qualificazione alla Champions League al termine di una grandissima stagione. A Lecce, invece, dopo un periodo molto buio per me, sono completamente rinato e a fine stagione mi ha acquistato la Fiorentina”. Come vede attualmente il calcio italiano? E’ all’altezza degli altri campionati europei? “Il calcio italiano sembrerebbe proprio che si sta riprendendo, anche grazie ai diversi acquisti importanti effettuati dalle società, come ad esempio quello di Ronaldo. Inoltre, molti imprenditori stanno investendo molti soldi in questo movimento, dando una linfa nuova al calcio nazionale”.
Crede che la Fiorentina possa tornare ad essere grande? Dove può arrivare quest’anno? “La Fiorentina è ripartita praticamente da zero, dunque ci vorrà sicuramente tempo prima che torni ad occupare le parti alte della classifica. L’importante è che continuino con questo grande entusiasmo, la nuova società può fare davvero bene”.
Crede che l’Inter possa contrastare la Juventus o i bianconeri restano i favoriti per questo campionato? “Per la Juventus, l’inter, rappresenta uno stimolo in più per vincere questo campionato, la squadra di Conte può giocarsela, ma credo che alla fine i bianconeri siano un gradino sopra a tutti”.
La Juventus può vincere la Champions? “La Juventus può vincerla e sicuramente lotterà per farlo, ma il tutto credo che dipenda anche dalla fortuna durante i sorteggi dagli ottavi in poi”. Come vede il Milan? E’ stato giusto secondo lei esonerare Giampaolo? “Il Milan non ha i giocatori adatti per lottare per le posizioni importanti, non hanno un’identità precisa. Possiedono diversi giovani promesse, ma pochi elementi con esperienza e caratura internazionale. Giampaolo ha pagato il fatto che la dirigenza non ti aspetta, ma con quella squadra si può fare poco”.
C’è un giocatore che nel corso della sua carriera l’ha impressionata particolarmente? “Ho avuto la fortuna di giocare con molti campioni nel corso delle mie esperienze, quello che mi ha impressionato maggiormente è stato sicuramente Pavel Nedved, non tanto per la qualità, ma per la costanza e la professionalità che metteva in campo ogni singolo giorno, sia in allenamento che in partita. Non a caso poi ha vinto il pallone d’oro”.
Come si trova ad Aprilia? A cosa è dovuta la scelta di giocare qui? “Ho scelto l’Aprilia Racing Club perchè vivendo a Latina sono molto vicino, gioco per passione. Posso però dire che sarà sicuramente il mio ultimo anno da giocatore, per il futuro ho già intrapreso il percorso per diventare allenatore. Il prossimo anno farò il patentino UEFA A ed inizierò questa nuova
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